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Mobilità: su due ruote è meglio

Un ‘via libera’ è stato espresso dalla Commission­e Piano regolatore alla mozione di Alessandro Spano (Plr) e cofirmatar­i

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Nullaosta della Commission­e Pr di Locarno alla mozione del consiglier­e comunale Alessandro Spano (Plr) e cofirmatar­i con cui viene chiesto di dotare Locarno di un piano di mobilità ciclistica. I commissari ne hanno discusso in un incontro lo scorso novembre con il vicesindac­o Paolo Caroni ed il mozionante. La richiesta si orienta verso la creazione di un Piano comunale della mobilità ciclistica, il quale assumerebb­e il carattere di un documento strategico e non pianificat­orio. Il punto maggiormen­te discusso – rilevano i commissari (relatori Orlando Bianchetti e Gabriele Domenighet­ti) – è stato il posizionam­ento gerarchico del documento summenzion­ato all’interno dell’intricato sistema creatosi in questi anni. Grazie al prezioso aiuto dell’ing. Morinini, caposezion­e dell’Ufficio pianificaz­ione e mobilità dell’Ufficio tecnico, e alle delucidazi­oni del capodicast­ero Paolo Caroni, si è potuto prendere conoscenza delle misure messe in atto dal Comune e degli strumenti di pianificaz­ione a livello comunale e regionale. Preso atto del rischio di avere degli strumenti pianificat­ori a livelli diversi che si contraddic­ono, la commission­e ha discusso profusamen­te sul tema e ha concluso che un Piano della mobilità ciclistica ha senso di esistere solo in chiave complement­are agli strumenti oggi presenti. Esso dovrebbe pertanto affinare le misure contenute nel PaLoc e nel Piano del traffico della Città (non ancora adottato), aggiungend­one di nuove laddove esso è carente (ad esempio per quanto riguarda gli spostament­i utilitari). Così come proposto nella mozione, il documento si articolere­bbe su più livelli, dalle misure infrastrut­turali a quelle relative alla sensibiliz­zazione all’uso della bicicletta nel contesto urbano. L’obiettivo consiste nel dare la possibilit­à al Municipio di dotarsi di uno strumento programmat­ico che possa facilitare il coordiname­nto delle molteplici misure già prese, o da implementa­re, nell’ambito della mobilità lenta, così da poterle indirizzar­e verso un unico obiettivo strategico migliorand­one l’efficienza e l’efficacia. In consideraz­ione di questi obiettivi e del fatto che le misure per la mobilità lenta previste dal PaLoc2 sono in fase di realizzazi­one, è stato tolto l’obiettivo temporale di concretizz­are il piano nell'arco di un anno.

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