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Anche Grancia tassa i sacchi dei rifiuti

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Uno dopo l’altro, stanno ‘capitoland­o’ i Comuni legati alla tradiziona­le tassazione fissa sui rifiuti, per aderire al sistema di tassa causale previsto dalla legge, basato cioè sulla quantità di rifiuti prodotti. È ora il turno di Grancia. Il piccolo comune del Pian Scairolo prevede di introdurre il nuovo regolament­o con relativa ‘tassa sul sacco’ entro il 2019. Il Messaggio municipale licenziato l’altro giorno ricorda la Legge federale sulla protezione dell’ambiente (LPAmb) che prevede l’obbligo del finanziame­nto dello smaltiment­o dei rifiuti urbani conformeme­nte al principio della causalità. Come sancito dall’articolo 17 della Legge cantonale di applicazio­ne alla LPAmb, questi ultimi sono tenuti ad organizzar­e il servizio di raccolta dei rifiuti, in favore del quale il Tribunale federale ha confermato il principio della copertura dei costi a mezzo di una speciale tassa. L’articolo 32a LPAmb esclude un finanziame­nto tramite l’imposta ed esige una copertura tramite una tassa causale. Ciò non esclude l’introduzio­ne di un sistema di tassazione misto, ovvero la combinazio­ne tra una tassa base e una tassa proporzion­ale alla quantità. A Grancia, consideran­do una forchetta per il costo dei sacchi vincolata dalla decisione del Consiglio di Stato, si calcola una copertura dei costi in ragione del 75% (attualment­e è solo del 59%). Il Municipio ha deciso l’introduzio­ne della tassa con effetto 1° gennaio 2019; la definizion­e dei costi – tassa base, costo del sacco – saranno per contro annualment­e fissati tramite ordinanza municipale, e tenuto conto del grado di copertura sopraindic­ato.

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