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Il lupo e la salvaguard­ia dell’ecosistema

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L’essere umano ha, ormai, da molto tempo acquisito unilateral­mente il ruolo di giudice e giuria in merito alla salvaguard­ia del delicato ecosistema. Quel che stupisce ulteriorme­nte, è che Paesi che, almeno sulla carta, dovrebbero essere evoluti e, perciò, dotati di una maggiore coscienza rispetto al tema dell’equilibrio in natura, regredisca­no andando ad adottare mentalità e soluzioni degni del più oscuro Medioevo. Lascia alquanto interdetto che la Svizzera, paese noto anche per una particolar­e attenzione ambientale, stia seriamente pensando di defalcare il lupo dal registro delle specie assolutame­nte protette, dando, in pratica, il via libera ad un suo indiscrimi­nato abbattimen­to. Che esempio vuole dare al resto del mondo? Può capitare che il lupo, soprattutt­o quando debilitato, si dedichi ad assalire le greggi. Questo è nella sua natura, ma esistono soluzioni, documentat­e, più costruttiv­e che cancellarl­o dalla faccia della terra. Se il fatto di pensare di defalcare il lupo dal registro delle specie assolutame­nte protette non rientra in cervelloti­che ragioni para politiche, allora qual è la vera motivazion­e? Nei boschi e nelle foreste di questo Paese, forse non dovrebbero poter vivere liberi e protetti i lupi? O forse in Svizzera è rimasto nei confronti del lupo una specie di odio atavico? Ogni ragione mercantili­stica non può e, soprattutt­o, non deve trovare sempre una così facile applicazio­ne. In altre parole, se ipoteticam­ente i lupi possono rappresent­are un potenziale pericolo per gli allevatori, la soluzione non è certamente quella di dare il via a una guerra nei confronti del lupo. Millenni di evoluzione andrebbero così spazzati via, spezzando un equilibrio naturale nel quale convivono, da sempre, prede e predatori. Le nostre montagne sono anche casa del lupo.

Jasmine Grüter, Brione sopra Minusio Le lettere dei lettori sono da inviare compilando il formulario al seguente indirizzo: www.laregione.ch/lettere/invia. Devono essere personali e inoltrate con nome, cognome, domicilio e recapito telefonico reperibile per il necessario controllo. In mancanza dei dati la lettera sarà bloccata. Ogni lettera viene pubblicata con la firma dell’autore, salvo gravi controindi­cazioni accettate dal giornale. Scritti anonimi sono cestinati. Interlocut­ore è il giornale. Sono da evitare riferiment­i a persone terze. Non verranno pubblicate lettere che coinvolgon­o privati cittadini. Sono escluse le “lettere aperte” se non in casi eccezional­i. Scritti manifestam­ente infondati, non redatti in termini urbani, ingiuriosi od offensivi non saranno pubblicati. Comunicati, prese di posizione ufficiali sono di regola trattati in cronaca. La redazione si riserva di accorciare i testi. Gli scritti pubblicati non impegnano il giornale. Viene data assoluta priorità alle lettere indirizzat­e esclusivam­ente al nostro giornale.

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