Cappelletta di Gordola, le domande del Gruppo Ppd
C’è anche un accenno all’ipotesi di un Ufficio tecnico comunale potenziato, nell’interpellanza che la Sezione Ppd di Gordola ha inoltrato al suo Municipio a proposito della cappelletta demolita su un cantiere, contrariamente al vincolo di mantenimento indicato sulla licenza edilizia. Il consigliere comunale Giovanni Comotti, a nome del gruppo, pone 10 domande ricordando come il manufatto, per i gordolesi, fosse “una presenza familiare e rassicurante”, mentre una ruspa l’ha distrutto “senza riguardo”. Le domande sono le seguenti: “L’ufficio dei Beni culturali parla di uno ‘specifico inventario per una tutela formale’ che il Comune di Gordola dovrebbe avere in ottemperanza all’articolo 34 delle Norme di applicazione del Piano regolatore a protezione delle cappelle del territorio comunale. Esiste tale inventario ? Se sì, la cappella era menzionata nello stesso? Vi risulta sia stato sentito l’Ufficio dei Beni culturali per un suo parere prima dell’approvazione della domanda di costruzione, come prevede la normale prassi? Se no, perché? Cosa prevedeva esattamente la licenza edilizia per mantenere e conservare la cappelletta durante i lavori di edificazione del nuovo complesso residenziale? L’Ufficio tecnico non poteva avere ‘un occhio di riguardo’ vista la particolarità del caso? Visto che operazioni di spostamento simili sono già state eseguite in passato a livello cantonale, quali erano i dettagli per uno spostamento in sicurezza della cappella forniti all’Ufficio tecnico dall’impresa, come prassi prevede? Se non sono stati forniti, come mai? Cosa si è realmente salvato? Quali ragioni ha dato l’impresa per giustificare il suo sciagurato modo di operare, a fronte anche di un filmato che chiaramente illustra la volontà – e non la fatalità – di distruggere la cappelletta? Cosa verrà fatto per ripristinare il maltolto? E dove? Quali conseguenze vi saranno per l’impresa o la Direzione lavori? Com’è possibile che l’Ufficio tecnico prima di uscire con certe affermazioni pubblicate sui media e poi rettificate, non abbia prima verificato? Si poteva evitare quanto accaduto, ad esempio con un Ufficio Tecnico potenziato?”. Il Gruppo Ppd sollecita infine il Municipio affinché “venga fatta piena luce sul caso”.