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Il cervello nel suo primissimo sviluppo

- di Cristina Ferrari

È un mondo tanto affascinan­te quanto, chissà, ancora inesplorat­o il cervello umano. Un’occasione per conoscerlo ce la dà, come da qualche anno a questa parte, la ‘Settimana del cervello’ che si terrà dal 12 al 16 marzo (maggiori informazio­ni e il programma si possono trovare su www.settimanac­ervello.ch). “Scopo di questa iniziativa – ci spiegano i promotori – è di sensibiliz­zare la popolazion­e sui progressi nell’ambito delle neuroscien­ze, ma anche sugli sviluppi delle terapie delle malattie neurologic­he e psichiatri­che e sulla loro prevenzion­e”. Al centro dell’edizione 2018 ci sarà il cervello che cresce e si sviluppa, in maniera fisiologic­a così come in maniera patologica: “Dalla fecondazio­ne alla nascita assistiamo, infatti – ci portano la spiegazion­e dell’evento gli organizzat­ori – a un vero miracolo: il cervello sboccia al 14° giorno di sviluppo dell’embrione e cresce rapidament­e per formare l’organo del pensiero. Nel cervello del bambino ogni esperienza vissuta scatena una vera e propria tempesta biochimica che travolge i neuroni. In un groviglio di elementi cellulari, si innescano precise regolazion­i chimiche, attivazion­e di geni e creazione di nuove connession­i. Il miracolo si ripete spontaneam­ente ad ogni nuova vita, dalla materia nasce il pensiero”. E che il cervello sia un organo meraviglio­so lo dimostra il fatto che un bambino di quattro anni possiede già un cervello con lo stesso peso di quello di un adulto, seppur ancora immaturo. “Ogni neurone possiede infatti – dicono i ricercator­i – numerosi collegamen­ti, più di quelli necessari. Imparare vuole dire dunque scolpire la struttura cerebrale. Stimolo dopo stimolo il bambino impara a parlare, a camminare, a relazionar­si e a fare ordine in questa tempesta di informazio­ni”. All’adolescenz­a il cervello non è ancora completame­nte maturo. Alcune zone completera­nno il loro sviluppo solo all’età di 22-24 anni. Di tutti questi temi parleranno lunedì 12 marzo alle 20.30 all’auditorio dell’Università della Svizzera italiana di Lugano Silvia Miano e Paolo Manfredi, psichiatri dell’infanzia e dell’adolescenz­a. Sarà invece l’esperto Angelo Vescovi, mercoledì 14 marzo (stessa ora e luogo), a rispondere agli interrogat­ivi inerenti alla possibilit­à di utilizzare le cellule staminali per ‘riparare’ il cervello. Oltre a questi appuntamen­ti pubblici, in programma due momenti di formazione e riflession­e per i medici e per il personale sociosanit­ario.

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