Contenti, anche con 4” di troppo
Nicola Pini, il coach dei Gdt: ‘Una bella stagione, peccato per come è finita gara-4 contro l’Arosa. Ma ci riproveremo’.
La stagione dei Gdt Bellinzona si è conclusa martedì in gara-5 delle semifinali dei playoff, ma si era di fatto arenata qualche giorno prima, in gara-4. Nei Grigioni la compagine ticinese era giunta a 4” dall’acceso alla finale, prima di subire l’incredibile ritorno dei padroni di casa. Cosa è successo ce lo spiega l’allenatore Nicola Pini... «Avevamo chiuso il secondo tempo in vantaggio 3-2 e nel terzo eravamo stati capaci di rispondere colpo su colpo ai loro due pareggi, per ritrovarci nei secondi finali sul 5-4 a nostro favore. Nelle concitate fasi conclusive abbiamo commesso l’errore di cercare il gol del 6-4, con l’Arosa senza portiere, ma invece siamo incappati in una liberazione vietata. Il susseguente ingaggio ha creato una mischia furibonda davanti alla nostra porta, con la gabbia che si è spostata quando il disco era già schizzato nell’angolo. L’arbitro ha ritenuto che ci fossero gli estremi per decretare un rigore per ritardo di gioco. Pareggio a 4” dalla fine e gol della vittoria grigionese all’overtime. Per noi è stata una mazzata incredibile, mentre per loro si è trattato di un’iniezione d’adrenalina e fiducia poi portate sul ghiaccio anche in gara-5». Un finale di stagione che non ha rispecchiato le aspettative... «C’era la speranza e pure la possibilità concreta di raggiungere per lo meno la finale di gruppo. L’Arosa era un avversario leggermente inferiore a noi, tant’è che abbiamo quasi sempre condotto le operazioni. Purtroppo, l’aspetto agonistico e di gioco difensivo li ha portati a vincere la serie, con un po’ di ingenuità nostra, in particolare nel non essere stati più concreti in fase realizzativa». A bocce ferme si può stilare il bilancio di una stagione di assestamento dopo la delusione di un anno fa per il mancato accesso alla MySports League… «Dopo
quella scottatura siamo ripartiti con molti giovani giunti dagli Elite dell’Ambrì, con la volontà di disputare una buona stagione. All’inizio abbiamo faticato per trovare ritmo e gioco, poi ci siamo sbloccati – anche grazie all’arrivo di Lakhmatov che ha portato esperienza, qualità e calma –, infilando un filotto di 18 vittorie in 20 partite. Il bilancio, dunque, non può che essere positivo. Non soltanto per i risultati raggiunti, ma pure per l’amalgama creatosi all’interno dello spogliatoio». Un gruppo ben affiatato, ma “risicato” dal profilo numerico...
«Gli effettivi erano limitati già in partenza, ma per fortuna la collaborazione con il Biasca ha funzionato alla perfezione. I Rockets ci hanno sempre fornito da due a quattro loro giocatori, in particolare per puntellare una difesa ritrovatasi con soli quattro elementi a disposizione». Una situazione che potrebbe rivelarsi penalizzante nell’ottica di un futuro assalto alla MySports League... «La collaborazione tra le squadre ticinesi richiederebbe di coprire le prime tre categorie. Con Ambrì e Lugano nella massima serie e i Rockets in gradino più sotto, sarebbe
importante poter aver una squadra anche in MySports League. Si tratterebbe di una struttura interessante da proporre ai nostri ragazzi in Ticino, ma è altresì vero che in una stagione positiva come quella da noi disputata i giovani hanno avuto tanto ghiaccio a loro disposizione e dunque la possibilità di crescere. L’intenzione di compiere il salto di qualità c’è e non possiamo negarla: non ci siamo riusciti quest’anno, ci riproveremo in quelli a venire». Sarà importante partire con una rosa un po’ più importante... «Se fossimo riusciti a portare
a termine il tragitto ancora lungo delle finali nazionali e della “finalissima secca” si sarebbe trattato di un mezzo miracolo. Per poter ambire ad arrivare fino in fondo dovremo allestire una rosa numericamente maggiore. Ci troveremo attorno a un tavolo con i Rockets per coordinare la gestione di tutti quei ragazzi che potrebbero giocare sia con noi sia con loro. Un’analisi approfondita dovrebbe permetterci di capire fino a che punto è possibile allestire due rose competitive». Appena chiusa una stagione, già ci si prepara per la prossima...