È l’ora della resa dei conti
Greg Ireland lancia un monito: ‘Concentriamoci sulle cose che possiamo controllare, non su chi ci sta di fronte’
Lugano – Archiviate le 50 partite della regular season, da stasera si fa sul serio. È la resa dei conti. E, come d’abitudine di questi tempi, sugli allenamenti alla Resega cala il buio: sedute a porte chiuse, che rendono difficile capire chi scenderà in pista. Non ci saranno ovviamente i tre infortunati di Davos Bürgler, Brunner (che verrà operato martedì) e Chiesa, così come Julien Vauclair, mentre per gara 1 Ireland dovrebbe recuperare il giovane difensore Elia Riva.
‘Le assenze? Già vissute situazioni analoghe, e il gruppo ha sempre reagito al meglio’.
«Domenica mattina, il giorno dopo il match con i grigionesi, ci siamo trovati e abbiamo parlato lungamente sul peso degli assenti – spiega Greg Ireland–. Durante la stagione abbiamo avuto già altre situazioni analoghe e il gruppo ha sempre reagito nel modo giusto: ho molta, ma molta fiducia nel gruppo e in questa serie con il Friborgo». Proprio sul conto degli avversari, il tecnico del Lugano tiene a mettere in guardia i suoi: «Il Friborgo è un’ottima compagine, reduce da una buona stagione. I romandi dispongono di un organico molto forte, guidato da un bravo allenatore come Mark French: ha fatto veramente un buon lavoro. Ad ogni modo non dobbiamo guardare a chi affronteremo in questa serie di playoff, ma assolutamente concentrarci sulle cose che possiamo controllare». La serie si preannuncia aperta e avvincente, e soprattutto affatto scontata. Ma Greg Ireland non sembra nervoso. Al contrario, il tecnico canadese pare fiducioso e concentrato sull’avvenimento: «È arrivato il momento più bello della stagione, sono molto eccitato e credo in questo gruppo. Tutti hanno lavorato con molto puntiglio e abnegazione. Il successo non è mancato, siamo pronti. Lunedì, con il Davos, ne abbiamo avuto la dimostrazione. Poi non dimentichiamo sarà una grande opportunità per i nostri giovani, come Riva, Ronchetti, Fazzini e gli altri di mettersi in evidenza. Sono cresciuti e maturati. Chiaro, i playoff sono tutt’altra cosa rispetto alla stagione regolare: adesso tutti dovranno dare veramente il massimo. Cambio per cambio, duello per duello, rimanendo concentrati con la consapevolezza dei propri mezzi». Giocando in casa gara 1, ci sarà la pressione del pubblico: un fattore positivo o negativo? «Nei playoff non esistono punti favorevoli o sfavorevoli. Si gioca sempre sul ghiaccio, con il disco, con gli stessi giocatori. L’unica cosa che cambia è il colore della maglia se giochi in casa o in trasferta (ride!). Ma la sola cosa che conta adesso è quella di rimanere sempre focalizzati su quello che sta accadendo sul ghiaccio».