Chiesti sei anni per Enderlin
Per l’accusa Davide Enderlin junior deve essere condannato a 6 anni di reclusione per i reati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di 23 milioni di euro, trasferiti a Lugano per l’acquisto di quote dell’albergo Holiday Inn situato in riva al Ceresio. Enderlin era a processo anche per il reato di truffa, che nel frattempo è stato prescritto. Il pm Sergio Spadaro al termine della requisitoria ha chiesto la confisca dei diamanti – valore 500mila euro – sequestrati a Brogeda a una giovane donna che all’epoca era la compagna dell’avvocato luganase, anche ieri assente in aula. L’accusa nel corso del suo intervento ha sostenuto che la tesi del difensore dell’imputato («i documenti non sono stati firmati da Davide Enderlin senior») non è ricevibile. La vicenda per la quale l’avvocato luganese è a processo a Milano è legata allo ‘scandalo Carige’, dal nome della più importante banca ligure, per la quale ci sono già state cinque condanne pronunciate dai giudici genovesi. Due le parti civili in rappresentanza della Carige e del ramo assicurativo dell’istituto creditizio. Oltre alla condanna penale, hanno chiesto il riconoscimento del danno subito. Quasi telegrafica l’arringa difensiva di Enderlin, rappresentata dall’avvocato Alessio Bernardini, che per il suo assistito ha chiesto l’assoluzione con formula piena per «aver sempre agito in perfetta buona fede, nel rispetto del diritto svizzero, nell’esecuzione di atti per conto dei beneficiari interessati alla compravendita dell’albergo». Bernardini alla Corte (presieduta da Carlo Cotta) ha consegnato una voluminosa memoria difensiva, basata su documenti. Memoria difensiva consegnata anche all’accusa e alle parti civili. Per la sentenza si torna in aula il 16 maggio.