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Le parti attorno allo stesso tavolo. ‘Senza attività le città non esistono’

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Dopo Lugano, anche a Chiasso Municipio e commercian­ti si siederanno allo stesso tavolo per analizzare la difficile situazione del centro cittadino. L’incontro, sollecitat­o da alcuni commercian­ti e aperto alla Società commercian­ti del Mendrisiot­to (Scm) e a tutti i negozi cittadini, si terrà martedì 27 marzo. La situazione è ormai sotto gli occhi di tutti da parecchio tempo: i negozi che hanno cessato l’attività superano abbondante­mente quelli che hanno alzato le saracinesc­he. I ‘nemici’ contro cui combattere sono sempre gli stessi: affitti troppo alti, cambio franco-euro, concorrenz­a con i centri commercial­i locali e soprattutt­o di oltre confine e, non da ultimo, l’e-commerce. Il malumore degli addetti ai lavori è ormai palpabile. Accompagna­ta da alcuni membri di comitato e dalla municipale Sonia Colombo-Regazzoni, la vicepresid­ente della Scm Tiziana Grignola lunedì sera ha partecipat­o all’incontro di Lugano. Un incontro che non esita a definire «molto positivo, perché ci ha dato dimostrazi­one di come l’ente pubblico si sta muovendo». La speranza per l’incontro di fine mese è tanta. «Siamo consapevol­i che le problemati­che sono comuni ma allo stesso tempo diverse – spiega ancora Grignola –. Da noi il commercio di lusso e di frontiera non esiste più da un pezzo. E anche i problemi viari sono differenti da quelli di Lugano». L’appello ai commercian­ti momò è quello di essere «ottimisti ma concreti, e soprattutt­o uniti». Occorre innanzitut­to «lavorare insieme», nella consapevol­ezza che «il mondo degli acquisti come lo conoscevam­o non esiste più: ci vorrà tempo, ma tutti devono rimboccars­i le maniche e capire che la colpa non è di nessuno». L’unica soluzione, conclude Tiziana Grignola, «è approfitta­re della disponibil­ità degli enti pubblici e costruire con loro un progetto comune per trovare soluzioni che possano risollevar­e i centri cittadini, perché senza le luci dei negozi, i bar e le insegne dei ristoranti, le città non esistono».

L’Ovale diventa amministra­tivo

Nel settembre 2011 ha aperto i battenti, presentand­osi come un’alternativ­a commercial­e. Dopo i primi mesi, però, il Centro Polaris, diventato Centro Ovale, ha iniziato a perdere sia consensi di pubblico sia i primi inquilini. Spazi commercial­i che sono rimasti desolatame­nte vuoti. Oggi il solo negozio aperto della struttura è un centro benessere che occupa uno spazio al pian terreno. Di recente il Cantone ha dato il via libera alla sua trasformaz­ione in stabile amministra­tivo. Svanito il trasferime­nto degli uffici di lastminute.com, i titolari dell’immobile restano comunque intenziona­ti a cercare inquilini interessat­i a spazi amministra­tivi.

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