‘Ccf e Cancelliere dovevano risolvere quella divergenza’
Cominciamo dall’epilogo di un pomeriggio parlamentare per buona parte consacrato al dibattito sul tema rimborsi. Dando seguito alla proposta del proprio Ufficio presidenziale, il Gran Consiglio ha ieri deciso, 66 voti contro 11, di non impugnare neppure il secondo decreto d’abbandono, firmato dal pg, del procedimento penale contro ignoti per abuso di autorità. Sul caso dovrebbe dunque calare, penalmente parlando, il sipario. Resta invece aperto il capitolo amministrativo, del quale si sta occupando la commissione parlamentare della Gestione attraverso la propria Sottocommissione ‘finanze’. Che dopo tre settimane di approfondimenti e audizioni ha presentato al plenum, per bocca del suo coordinatore, Fabio Bacchetta-Cattori, una relazione «intermedia» sull’affaire dei rimborsi governativi. «Una vicenda particolare, una situazione senz’altro avvilente per il Consiglio di Stato e per l’ex Cancelliere, ma i presupposti per l’apertura di un procedimento c’erano», ancorché sfociato in un abbandono. «E a maggior ragione c’erano e ci sono per l’esercizio dell’alta vigilanza in materia amministrativa», ha premesso il deputato Ppd. Ed è alla Gestione che compete l’alta vigilanza. Nella sua relazione, supportata da una trentina di slide, Bacchetta-Cattori ha ripercorso le fasi salienti, dal 1999, della ‘rimborso story’. Diversi aspetti erano già noti, così come erano già note alcune delle criticità evidenziate dalla Sottocommissione e menzionate ieri dal relatore. Bacchetta-Cattori ha sottolineato fra l’altro «la divergenza» tra il Controllo cantonale delle finanze e l’allora Cancelliere Giampiero Gianella sulla nota a protocollo 44, quella contenente i due salari extra di fine mandato, l’indennità di 6mila franchi per lo stesso Cancelliere e il rimborso di 300 franchi mensili per il telefono. Nota a protocollo che secondo il Ccf andava ratificata dall’Up del parlamento, di parere opposto Gianella. «Sarebbe stato altamente opportuno che queste due importanti istituzioni avessero chiarito la questione a tempo debito», ha chiosato il relatore. Il quale ha ricordato che i rapporti del Ccf pervenuti alla Gestione attestavano la regolarità contabile e legale dei dati forniti dal governo. Governo che ieri mattina alla Gestione ha illustrato i correttivi che intende adottare sul tema rimborsi (si parla tra le altre cose di un forfait complessivo di 18mila franchi) con l’adozione di due risoluzioni governative. «Come Gestione – dice la presidente Pelin Kandemir Bordoli (Ps) – ci esprimeremo quando i lavori della Sottocommissione saranno terminati».