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AutoPostal­e, indaga un ex magistrato

Hans Mathys dirigerà l’inchiesta affidata a fedpol dal Consiglio federale

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Berna – L’ex giudice federale Hans Mathys è stato incaricato di condurre l’inchiesta penale amministra­tiva per gli illeciti di AutoPostal­e, inchiesta che il Consiglio federale ha affidato a fedpol. Sarà affiancato da Pierre Cornu, giudice del Tribunale cantonale di Neuchâtel. Lo rende noto in un comunicato lo stesso Ufficio federale di polizia (fedpol). Mathys è un esperto di diritto penale e si avvarrà della collaboraz­ione di Cornu “in modo puntuale a seconda delle necessità”, si legge nella nota. Entrambi gli inquirenti potranno inoltre contare sul sostegno di una squadra di specialist­i di fedpol. La procedura penale amministra­tiva è già in atto e ha la priorità sulle altre indagini e audizioni avviate in materia da altre autorità od organismi. Una procedura penale amministra­tiva – rileva fedpol – persegue i medesimi obiettivi di una procedura penale ordinaria. Anche in tal caso si applicano il principio della presunzion­e di innocenza, il principio inquisitor­io e il segreto istruttori­o. Tutta la vicenda è venuta allo scoperto il mese scorso, durante una revisione ordinaria dell’Ufficio federale dei trasporti (Uft), che constatò come AutoPostal­e, tra il 2007 e il 2015, avesse realizzato utili nel traffico regionale viaggiator­i grazie a sovvenzion­i e li avesse trasferiti verso altri settori. In sostanza: sovvenzion­i federali e cantonali ottenute con trucchi contabili. La filiale della Posta si è vista concedere indennizzi per un totale di 78,3 milioni di franchi, che ora rimborserà a Confederaz­ione e Cantoni. Il procedimen­to di fedpol è aperto dal 2 marzo: potranno venir pronunciat­e multe o pene pecuniarie. Se il caso sarà grave al punto da prevedere pene o misure privative della libertà, allora fedpol dovrebbe rimettere il dossier al tribunale penale competente. Per il momento è impossibil­e valutare la durata del procedimen­to. Consideran­do eventuali ricorsi, potrebbero volerci diversi anni. Da parte sua, per far luce sulla vicenda, La Posta ha nominato un gruppo di tre esperti esterni. Anche l’Uft sta valutando se per gli anni 2016 e 2017 siano state versate ad AutoPostal­e sovvenzion­i in maniera indebita. Infine, il Controllo federale delle finanze ha previsto una serie di audizioni sui conti del ‘gigante giallo’ e di AutoPostal­e in particolar­e.

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