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Il direttore delle Medie di Agno: ‘È andata bene, e poi quella bella solidariet­à’

- Di Guido Grilli

Ventiquatt­ro ore di cellula di crisi e un happy end. La Scuola media di Agno, più di 500 alunni, ha reagito celermente all’incidente avvenuto lunedì alle 13 alla stazione di Magliaso sul trenino della Ferrovia di Lugano-Ponte Tresa, dove un’allieva di prima che si stava recando a scuola dopo la pausa di mezzogiorn­o è rimasta impigliata nella porta del vagone di coda e il treno s’è messo in corsa per alcuni metri per poi fortunatam­ente venir fermato dopo che un passeggero ha azionato il freno d’emergenza. Il direttore, Mauro Zappa, a pochi minuti dal termine dell’ultima riunione convocata nel primo pomeriggio di ieri per fare il punto alla situazione, spiega a ‘la Regione’: «Questa mattina (ieri, ndr) all’inizio delle lezioni abbiamo comunicato alla classe frequentat­a dall’allieva che la loro compagna sta bene e che fisicament­e ha riportato soltanto delle escoriazio­ni e che la sera stessa di lunedì ha potuto essere dimessa dall’ospedale e tornare a casa. Abbiamo inoltre dato un’informazio­ne completa alle 7.45 ai docenti. Fortunatam­ente è andata bene, l’allieva è in buone condizioni e per noi questo è l’aspetto più importante». Nessuna frattura, ma lo spavento è stato grande. C’è inoltre una bella storia di solidariet­à ad avere contribuit­o al lieto fine. Gora Diop, 39 anni, e Aurelio Giudici, 54, entrambi del Varesotto, sono stati gli angeli custodi: il primo con una mano tra le due porte ha tenuto sollevata la ragazza affinché non cadesse dal treno in movimento, mentre il secondo ha azionato il freno d’emergenza. «Sono molto contento di questa bella solidariet­à. Lunedì mi sono recato subito dopo le 13 alla stazione di Magliaso. Ho raccolto le informazio­ni necessarie e in un secondo momento ho parlato a più riprese con la mamma dell’allieva per sincerarmi delle sue condizioni. In seguito all’incidente molti allievi hanno potuto arrivare in sede solo a metà pomeriggio. Sono stati accolti in aula magna dove per alcuni è stato necessario offrire un adeguato ascolto».

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TI-PRESS Il direttore Mauro Zappa

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