Stop di Uber ai test delle auto autonome
New York – Una donna è morta in Arizona dopo essere stata investita da un’auto autonoma di Uber. L’incidente spinge l’app per auto con conducente a sospendere i test delle vetture senza guidatore in corso in diverse città negli Usa. “È una notizia terribilmente triste. Lavoriamo con le autorità per capire cosa è accaduto”, afferma Dara Khosrowshahi, l’amministratore delegato di Uber, in un tweet. La donna stava attraversando la strada non sulle strisce pedonali a Tempe quando l’auto Uber, una Volvo in quel momento in modalità autonoma ma con un operatore di sicurezza al volante, l’ha colpita intorno alle dieci di sera di domenica: trasportata in ospedale, è morta per le ferite riportate. Si tratta del primo pedone vittima di una vettura senza guidatore. Le autorità per la sicurezza stradale americana hanno aperto un’indagine. La National Transportation Safety Board ha indagato nel 2017 un incidente fatale che ha riguardato Tesla. La polizia di Tempe – secondo quanto riportato dalla stampa locale – è in possesso del veicolo e quindi, per ora, Uber non sarebbe ancora in grado di accedere e analizzare i dati catturati dai sensori durante l’incidente. Una volta in possesso dei dati si potrà avere un quadro più preciso ed eventualmente stabilire se la responsabilità sia dell’operatore di sicurezza che si trovava a bordo dell’auto al momento dell’incidente o se si sia trattato di un problema del software. Per il programma di auto autonome di Uber si tratta di un nuovo colpo, dopo l’azione legale avviata da Waymo sul presunto furto di segreti commerciali. Ma è un colpo anche per il settore delle auto autonome in generale.