laRegione

A due anni dagli attentati, vittime senza rimborsi

Polemiche a Bruxelles, lo Stato belga ancora non riconosce le indennità dopo il terrore

-

A due anni dagli attentati che portarono il terrore anche a Bruxelles, le vittime non trovano pace. Non solo chi è ancora in ospedale, costretto a ripetute operazioni a causa delle gravi ferite riportate, ma anche chi è rimasto invalido e non può riprendere una vita normale, o i famigliari dei morti che non sanno più come mantenere i figli. Dopo i terroristi, sostengono le vittime, la pace gliel’ha tolta lo Stato belga che ancora non gli riconosce le indennità e gli aiuti a cui hanno diritto. Domani l’aeroporto di Bruxelles si fermerà per un minuto di silenzio alle 7.58, alla presenza del premier Charles Michel, per ricordare i morti e i feriti delle prime due bombe fatte esplodere il 22 marzo del 2016 nell’atrio delle partenze da Ibrahim El Bakraoui e Najim Laachraoui. Subito dopo la commemoraz­ione si sposterà nella metro di Maelbeek, dove il secondo fratello El Bakraoui, Khalid, alle 9.11 azionava la sua cintura esplosiva. Quest’anno, fanno sapere le autorità, gli eventi sono dedicati soprattutt­o a vittime e famiglie, che avranno degli spazi per raccoglier­si in privato. Ma le attenzioni che il governo riserva loro in questa data, non si ripetono negli altri giorni. L’associazio­ne delle vittime del terrorismo V-Europe ha denunciato lo stato di abbandono in cui versano le 200 persone colpite dagli attentati del 22 marzo: a differenza di quanto accaduto in Francia, Gran Bretagna e Spagna, dove lo Stato si è preso a carico i feriti e i parenti dei morti fin dal primo momento, il Belgio ha solo promesso di intervenir­e, ma di fatto ancora nulla si è mosso. C’è, ad esempio, un problema con le assicurazi­oni (lavoro, famiglia) che fanno resistenza a rimborsare, nonostante il terrorismo da qualche anno rientri nella casistica degli incidenti. L’anno scorso il governo si è offerto di anticipare le indennità, ma i soldi ancora non arrivano.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland