Borgnone, ‘senza il Parco tempi difficili’
Preoccupata l’assemblea patriziale per l’evoluzione finanziaria futura
L’assemblea patriziale di Borgnone guarda con preoccupazione al futuro e auspica l’arrivo del Parco nazionale del Locarnese. In sintesi è questo il messaggio che ha lanciato l’Ufficio patriziale di Borgnone in occasione dell’annuale assemblea tenutasi, negli scorsi giorni, presso la casa patriziale del villaggio delle Alte Centovalli. Non una questione ideologica, ma una situazione di pressante necessità, come lo stanno a indicare i dati finanziari presentati. La quindicina di cittadini presenti, complimentandosi per l’encomiabile lavoro svolto, a titolo gratuito, dall’Amministrazione patriziale, ha dapprima approvato all’unanimità i Consuntivi del 2017 segnati dalla bella realizzazione del piccolo rifugio a Corte Nuovo che è stato inaugurato lo scorso 29 luglio, grazie alla collaborazione e al sostegno della Pro Costa, di alcuni Enti locali e del Candidato Parco nazionale del Locarnese. Un’opera dal costo complessivo di circa 110’000 franchi resa possibile grazie a molte donazioni, alla proficua collaborazione con il Comune di Centovalli e a una preziosa opera di volontariato. Nonostante il bel risultato ottenuto grazie al versamento della tassa focatica da parte di un centinaio di cittadini patrizi, l’assemblea ha dovuto prendere atto, con una certa preoccupazione, della difficile situazione economica prevista già per l’immediato futuro. Le entrate saranno a malapena sufficienti per coprire le spese ordinarie e le possibilità di progettualità saranno di conseguenza molto limitate. È quindi con parecchia fiducia che si guarda al prossimo 10 giugno quando i cittadini degli otto Comuni interessati saranno chiamati a pronunciarsi sull’accettazione del Parco nazionale. Grazie alla prevista remunerazione per la messa a disposizione della zona centrale nelle casse patriziali entrerebbe un cospicuo contributo annuo che, aggiunto alla possibilità di ricevere un sostegno per dei progetti mirati, metterebbe il Patriziato nella condizione di poter proseguire su quella via intrapresa in questi ultimi anni, volta a valorizzare e a promuovere il risanamento di alcuni dei beni di sua proprietà, che versano però in condizioni alquanto precarie. L’assemblea ha approvato un preventivo di spesa di 200’000 franchi per il rifacimento del tetto dello stallone e ha concesso all’Ufficio patriziale di promuovere l’avvio dei lavori preparatori, di procedere alla raccolta fondi e all’eventuale inizio dei lavori alla condizione di riuscire a reperire la somma necessaria. L’assemblea si è conclusa con la concessione della cittadinanza patrizia a due giovani del posto: un segno di speranza giunto proprio nel momento in cui, a un centinaio di metri di distanza, il padre di questi due giovani perdeva la vita nel compiere un lavoro a favore di tutta la comunità centovallina. Una tragica fatalità del destino che ha gettato nell’incredulità e nel dolore tutti i presenti. In questo frangente la comunità patriziale si associa al dolore della famiglia così duramente colpita.