Cambridge Analytica sospesa da Facebook per frode
I dati di cinquanta milioni di utenti sono stati usati da Cambridge Analytica per influenzare le elezioni americane. Questa è la motivazione di non poco conto che ha portato alla sospensione del profilo della compagnia di analisi di dati inglese, nel 2015. La notizia, riportata dalla ‘Stampa’, è di sabato. Insieme al suo profilo, sono stati sospesi quelli dell’azienda madre Strategic Communication Laboratories, del professore dell’Università di Cambridge Aleksandr Kogan e del capo di Euonia Technologies, Christopher Wylie. Attraverso un post, il vicepresidente di Facebook Paul Grewel ha reso noto che nel 2015 il social network è venuto a conoscenza della violazione: Kogan mentì e violò le politiche di piattaforma “passando dati da una app che usava il login di Facebook a Scl/Cambridge Analytica, compagnia che compie lavoro politico, governativo e militare nel globo”. Doveroso ricordare che la compagnia di analisi è in gran parte di proprietà del conservatore, nonché gran sostenitore di Trump, Robert Mercer (nel 2014, finanziò l’azienda di analisi con 15 milioni di dollari). Pare che egli abbia giocato un ruolo importante nelle elezioni americane del 2016, così come nella votazione inglese sulla Brexit. Ma com’è avvenuta la trasmissione dei dati? Attraverso l’app di Kogan (thisisyourdigitallife) che, proponendo un test sulla personalità, ha potuto raccogliere i dati di chi l’ha scaricata. “L’app li ha ottenuti in modo legittimo, ma ha violato le politiche di piattaforma di Fb, passandoli a Scl/Cambridge Analytica e Wylie”. Una volta ottenute le informazioni utili a tracciare profili precisi degli utenti e delle loro preferenze, sono stati indirizzati loro dei messaggi di propaganda elettorale mirati. Dal canto suo, Cambridge Analytica tramite il suo amministratore Alexander Nix ha più volte ribadito di non aver mai ricevuto dati da Facebook, scaricando poi le responsabilità su Aleksandr Kogan. Di ieri è la notizia dell’apertura di Wall Street con il titolo in borsa di Facebook in caduta (-5,2), crollando fino al -7,50%. Intanto, le pressioni americane e inglesi su Mark Zuckerberg si fanno sempre più forti.