Pubblicità senza nicotina
Un’iniziativa popolare lanciata ieri vuole proibire gli annunci per prodotti a base di tabacco I promotori intendono proteggere bambini e adolescenti dal tabagismo: i divieti contribuiscono alla diminuzione del consumo
Vietare tutta la pubblicità indirizzata a bambini e adolescenti, che riguarda prodotti a base di tabacco. È l’obiettivo di un’iniziativa popolare il cui testo è stato approvato ufficialmente ieri dalla Cancelleria federale. I promotori avranno ora tempo fino al 20 di settembre 2019 per raccogliere le 100mila firme necessarie. Secondo i promotori dell’iniziativa la maggior parte dei fumatori inizia a consumare tabacco già in giovane età. Uno dei motivi principali sarebbero gli annunci pubblicitari. L’iniziativa ‘Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco (Fanciulli e adolescenti senza pubblicità per il tabacco)’ chiede quindi di inscrivere nella Costituzione un divieto di ‘réclame’, completando l’attuale articolo 118 sulla protezione della salute. Concretamente gli iniziativisti chiedono di proibire la pubblicizzazione di prodotti a base di tabacco sulla stampa scritta, in internet, su cartelloni, nei cinema e nei luoghi in cui vengono venduti, come i chioschi. Inoltre non dovrebbero nemmeno più essere ammessi la distribuzione di campioni gratuiti (ad esempio nelle discoteche), marchi di sigarette sui vestiti, sconti, concorsi o sponsoring. Secondo i promotori dell’iniziativa questi divieti contribuiscono alla diminuzione del consumo di tabacco in modo significativo. I divieti parziali, come quello per le inserzioni nei media che si rivolgono soprattutto a giovani, avrebbero solo un effetto limitato. Dietro a questa iniziativa ci sono le maggiori organizzazioni sanitarie svizzere come l’Unione per la salute in Svizzera, l’Associazione svizzera dei medici di famiglia e dell’infanzia, la Lega svizzera contro il cancro, la Società svizzera dei farmacisti PharmaSuisse, leghe polmonari cantonali, l’Associazione svizzera dei droghieri, la Federazione dei medici svizzeri e anche la Federazione svizzera delle associazioni giovanili. Secondo la Lega svizzera contro il cancro, oggi, a causa di una “legislazione insufficiente l’industria del tabacco può rivolgersi miratamente ai giovani per acquisirli come clienti”. In una nota diffusa ieri l’organizzazione deplora il fatto che l’industria del tabacco svolga “con successo il lavoro di lobbying a Palazzo federale”. Ciò che chiede l’iniziativa era infatti già in grandi linee presente in un disegno di legge presentato dal Consiglio federale nel 2015. Sia il Consiglio degli Stati, sia il Nazionale avevano però rimandato al mittente il progetto di legge, considerandolo troppo restrittivo (cfr. articolo a lato).