I contrari: mancano misure per compensare la riduzione
Vi sarebbero non uno ma più motivi per dire no al taglio dei giudici supplenti del Tribunale d’appello, secondo il relatore di minoranza Maurizio Agustoni. Per il quale “la problematica dei possibili conflitti di interesse può essere risolta efficacemente mediante l’adozione di provvedimenti meno drastici”. È poi “quantomeno discutibile – se non altro dal profilo dell’opportunità e della credibilità delle istituzioni – che il Gran Consiglio riduca il numero dei membri di un’autorità giudiziaria, o modifichi i criteri di accesso alla medesima, dopo che è stato aperto (e chiuso!) il concorso e dopo che sono stati rilasciati i pareri di idoneità”, scrive ancora il capogruppo del Ppd. I giudici supplenti “non hanno mai dato adito, almeno in tempi recenti, ad alcun particolare rimprovero in relazione a eventuali conflitti di interessi (che in alcuni casi non si pongono neppure in astratto) e non si capisce pertanto quale vantaggio possa trarre il nostro sistema giudiziario dalla modifica legislativa” proposta, soprattutto “se si pensa all’assenza, nel messaggio governativo, di qualsiasi indicazione sulle modalità con cui verrà compensato il mancato apporto di ben 11 supplenti, che forniscono un contributo apprezzato e necessario”. Insomma, questi e altri aspetti “dovrebbero indurre” il parlamento “a una particolare prudenza, per evitare che siano adottate decisioni affrettate, se non addirittura avventate”. In un settore, come quello della magistratura, “è indispensabile che le riforme siano ponderate con estremo scrupolo e adottate solo in presenza di adeguate garanzie, che non si pregiudichi, neppure parzialmente, il buon funzionamento della giustizia”. Sulla stessa lunghezza d’onda il socialista Carlo Lepori: «Questo taglio avverrebbe oltretutto a concorso chiuso, il che mi sembra una forzatura». In casa Plr, solo Franco Celio non ha firmato il rapporto di maggioranza (ma neppure quello di minoranza): «Non mi convince né la fretta con cui si vuole chiudere questo argomento, né questo fare e disfare dopo che solo pochi anni fa si è deciso di aumentare il numero dei giudici supplenti. Peraltro non si sa ancora come si intenda compensare questa riduzione di undici supplenti. Mancano soluzioni alternative». A.MA.