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Fed al rialzo con il debutto di Powell

Il nuovo governator­e della Banca centrale statuniten­se: denaro più caro con la ripresa

- Ansa/red

New York – La crescita economica accelera e la Fed alza di un quarto di punto i tassi di interesse, segnalando anche che il prossimo anno e quello successivo il ritmo dei rialzi potrebbe velocizzar­si. Un avvio di presidenza quindi da “falco” per Jerome Powell, all’esordio alla guida della Banca centrale americana. Alla finestra per l’intera seduta, Wall Street è avanzata decisa dopo l’annuncio della Fed per poi rallentare digerendo le parole della banca centrale. L’Europa, già chiusa quando Powell è apparso per la sua prima conferenza stampa, ha archiviato all’insegna della debolezza una giornata trascorsa con gli occhi sulla Fed. Le piazze finanziari­e del Vecchio Continente hanno chiuso leggerment­e al ribasso, con Milano unica eccezione in progresso dello 0,10%. “’Le prospettiv­e economiche si sono rafforzate negli ultimi mesi’’, ha affermato Powell, annunciand­o il sesto rialzo dei tassi di interesse della Fed dalla crisi finanziari­a, con il costo del denaro che sale in una forchetta fra l’1,50% e l’1,75%. Per quest’anno – secondo quanto emerge dalle “dot plot”, le tabelle con le previsioni dei governator­i – sono previsti due ulteriori rialzi dei tassi di interesse. Ma il numero dei partecipan­ti della Fed che ritengono necessari quattro rialzi dei tassi di interesse aumenta: sale a sette su 15, rispetto ai 4 su 16 di dicembre. La maggioranz­a resta comunque per tre rialzi quest’anno, incluso quello di ieri. Per il prossimo anno sono attesi tre rialzi, ovvero uno in più di quanto previsto in dicembre, mentre altri due sono attesi per il 2020 che dovrebbe chiudersi con un costo del denaro al 3,4%, sopra il 3,1% previsto in dicembre. Un’accelerazi­one che riflette una crescita economica più sostenuta. La Fed ha infatti rivisto al rialzo le stime di crescita per gli Stati Uniti, con il Pil che quest’anno dovrebbe crescere del 2,7% a fronte del 2,5% stimato in dicembre. Ritoccate al rialzo anche le previsioni per il 2019 e per il 2020. Il prossimo anno la crescita dovrebbe infatti accelerare al 2-2,8% rispetto all’1,7-2,4% previsto in dicembre, mentre nel 2020 il Pil dovrebbe segnare un aumento dell’1,52,3% dall’1,1-2,2% precedente.

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