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La Commission­e trasporti: ‘Pubblicazi­one e appalti procedano rapidament­e’

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A esprimere soddisfazi­one per il mancato raggiungim­ento delle 7’000 firme e per la conseguent­e crescita in giudicato del credito di realizzazi­one del semisvinco­lo è la Commission­e regionale dei trasporti del Bellinzone­se, presieduta dal municipale a capo del Dicastero territorio e mobilità Simone Gianini. Inserito quale dato acquisito nel Piano direttore cantonale e ripreso nei Programmi d’agglomerat­o del Bellinzone­se di seconda e terza generazion­e – rammenta la Crtb –, il semisvinco­lo di Bellinzona “permetterà l’utilizzo dell’autostrada quale circonvall­azione sud della città. Assieme al massiccio potenziame­nto dell’offerta di trasporto pubblico urbano e alla dorsale ferroviari­a regionale, in via di grande sviluppo con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri, è un’opera fondamenta­le per la strategia intermodal­e di mobilità e per una migliore gestione di quella privata e pubblica su gomma nella regione”. Ora l’Ufficio federale delle strade (Ustra) potrà procedere con la pubblicazi­one dei piani secondo la Legge federale sulle strade nazionali. L’auspicio della Crtb è che la fase di pubblicazi­one prima, e quella di attribuzio­ne degli appalti da parte di Confederaz­ione e Cantone poi, possano procedere con sollecitud­ine, così da rispettare i tempi di realizzazi­one delle opere (compresa una nuova passerella ciclopedon­ale sul fiume Ticino e il risanament­o del tratto autostrada­le fra Sementina e Bellinzona nord con asfalto fonoassorb­ente e ripari fonici), il cui inizio è previsto nel 2020 e la consegna nel 2023. ‘Gongola’ il Plr di Bellinzona: “A nulla – scrive il presidente Marco Nobile a nome del comitato – è valso l’impegno ‘rossoverde’ profuso nella raccolta firme, anche a pagamento. I ticinesi hanno probabilme­nte capito che c’è un limite a tutto. La progettual­ità ha quindi avuto la meglio sulle solite logiche disfattist­e e poco costruttiv­e”. Secondo i liberali radicali sono stati premiati i “grandi sforzi profusi per portare al Bellinzone­se un’opera in grado di gestire meglio i problemi di viabilità, in entrata e uscita, della città”. Il semisvinco­lo “porterà infatti a meno caos sulle strade cantonali e conseguent­e migliorame­nto della qualità di vita per i residenti nelle zone oggi fortemente condiziona­te dal traffico”. Bellinzona “potrà contare su un’opera strategica, elemento centrale di un Piano dei trasporti. Una soluzione che, inserendos­i in un sistema di mobilità integrata e multimodal­e, permetterà di ulteriorme­nte valorizzar­e il sistema di trasporto pubblico, potendo contare su minor ingorghi, peraltro senza sacrificar­e aree verdi”.

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