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Lega e Udc contro i 430’000 franchi previsti per l’ente autonomo Carasc: ‘No al clientelis­mo’

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No ai 430’000 franchi chiesti dal Municipio di Bellinzona per coprire i costi d’esercizio dell’Ente autonomo Carasc, istituito dai precedenti Comuni di Sementina e Monte Carasso per gestire i progetti sulla sponda destra del fiume Ticino da Gorduno a Gudo. E forti dubbi sulla nomina a direttore dell’ex sindaco di Monte Carasso Ivan Guidotti. Doppio pollice verso da Lega e Udc, le quali ricordano come il messaggio approvato in passato dai due Consigli comunali fosse di oltre 850’000 franchi, con “disavanzi imponenti a carico dei cittadini”. Oggi “con un esercizio di ‘cosmetica politica’ il Municipio chiede di votare ‘soli’ 430’000 franchi, evidenteme­nte destinati a salire a dismisura nei prossimi anni”. Secondo Lega e Udc, che voteranno ‘no’ in Cc, “alcune posizioni sono state modificate, altre sapienteme­nte camuffate nelle pieghe dei conti comunali. In pratica si tratta di un assegno in bianco a favore dei soliti amici politici”. Di più: “Le transazion­i concordate tra gli ex sindaci per trovare consenso sull’aggregazio­ne non ci stanno costando decisament­e troppo? Si ha l’impression­e che dietro a questo credito si nascondano ringraziam­enti politici clientelar­i”. Quanto alla nomina di Guidotti, “sulla procedura adottata c’è stata finora poca chiarezza”. Vengono quindi chiesti lumi al Municipio.

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