L’altro sguardo della politica
Elezioni Gran Consiglio retico: presentate tre candidature indipendenti femminili
Cinque deputate delle 23 elette quattro anni fa, il 10 giugno non correranno per un posto a Coira. ‘Con la nostra proposta vogliamo ovviare a questa perdita’.
«In politica è indispensabile che ci sia anche lo sguardo femminile, che per sua natura è diverso da quello maschile, e permette quindi di completare la visione delle cose». Ne è convinta Nicoletta NoiTogni, candidata uscente per il Circolo di Roveredo (Indipendente, sindaco di San Vittore), in corsa il 10 giugno per un posto in Gran Consiglio a Coira. Quattro anni fa, nel parlamento retico sono state elette 23 donne su 120 deputati e cinque di queste non si ripresentano quest’anno. Per ovviare a questa mancanza, ieri sono state presentate alla stampa le altre due candidature (oltre a quella della deputata uscente Noi-Togni) sostenute dal Gruppo ‘Per e con San Vittore’. Per il Circolo di Roveredo si tratta della supplente Silva Ponzio, mentre per quello di Mesocco della supplente Myriam FasaniHorath. Il filo conduttore di questa proposta – spiega Noi-Togni – è “l’altro sguardo anche nel Grigioni italiano”. Uno sguardo inteso come quello femminile, ma anche indipendente: «Un valore decisamente sottorappresentato in parlamento, dove i deputati indipendenti sono solo due». I temi che riguarderanno prossimamente il Gran Consiglio saranno la scuola e la sanità: «Molto vicini da sempre alla vita della donna e della famiglia», sottolinea Noi-Togni. Silva Ponzio, classe 1981, di Roveredo, Operative Process manager per Swisscom Sa, è alla prima esperienza politica diretta. Tra i suoi interessi vi è la tutela della lingua italiana nei Grigioni, la socialità e le pari opportunità. Myriam Fasani-Horath, classe 1975, di Mesocco, è veterinaria di professione. Le sue priorità politiche sono la scuola, la socialità, la promozione del turismo e la regolamentazione dell’uso delle risorse nel rispetto della natura.
Donne: si marcia sul posto
Noi-Togni ricorda che già nel 1994 le donne in Gran Consiglio erano 18: «Il tempo per accrescere la presenza femminile in parlamento c’era, ma purtroppo stiamo marciando sul posto», constata con rammarico. Da qui l’esigenza di una ricerca di candidate femminili, da presentare come indipendenti. Anche perché nel Grigioni italiano la rappresentanza ‘rosa’ in parlamento con mandato diretto è dal 1997 solo una, quella di Noi-Togni del Circolo di Roveredo (in parlamento una prima volta dal 1989 al 1991 e poi ininterrottamente dal 1997). La candidata uscente ha voluto concludere lanciando un appello: «Ci sono donne estremamente preparate. È importante che abbiano il coraggio di mettersi a disposizione della politica».