‘Siamo molto preoccupati’
Il primo a non nasconderlo è il sindaco di Mendrisio Carlo Croci. Quasi a lanciare un messaggio dalla sua ultima volta sullo scranno dell’esecutivo, ma soprattutto davanti al Consiglio comunale. «Siamo molto preoccupati – scandisce – per tutti i reperti di natura ferrosa». I reperti sono quelli riemersi dal passato del sito archeologico di Tremona-Castello. «Da informazioni dell’Associazione ricerche archeologiche del Mendrisiotto (Aram) desumiamo che non si trovano in un buono stato di conservazione». L’Archeoparco è ormai una realtà, ufficialmente riconosciuta, dall’estate del 2016. Ma è da tempo che la Città sogna il ‘suo’ Antiquarium. Ovvero uno spazio – nell’ex casa comunale – dove esporre le testimonianze di un villaggio che custodisce oltre 5mila anni di storia e ha ‘regalato’ circa 6mila ritrovamenti. Mendrisio, comunque, ci sta lavorando, assicura Croci rispondendo ai timori dei consiglieri Giancarlo Nava (IaS) e Francesca Luisoni (Ppd): «Stiamo allestendo la domanda di costruzione, che si trova in fase avanzata». D’altra parte, ribadisce, «attendiamo dall’Aram e dal Cantone la lista dei reperti da esporre. Lista che abbiamo richiesto più volte e che ci dirà in che situazione sono e se necessitano o meno di restauro». A sorprendere Nava è il fatto di essere in zona Unesco quindi di interesse turistico: «Un comparto molto importante per la città». Fa strano poi, mette lì la collega, «pensare che i reperti sono più al sicuro sotto terra».