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I casi si complicano

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In pratica una richiesta al giorno. Così da rendere il 2017 quasi un anno record per l’Ufficio della Svizzera italiana dell’Ombudsman dell’assicurazi­one privata e della Suva. «Bisogna dire che i dossier diventano sempre più complicati – commenta Carlo Luigi Caimi –. Quando hai a che fare ad esempio con problemi relativi alla salute delle persone il discorso è complesso, le cifre in gioco molto alte». I temi per cui l’assicurato chiede consulenza all’Ombudsman sono molteplici, come testimonia il rapporto di attività pubblicato ieri. Noi avevamo contattato l’Ufficio nei giorni dell’isolamento di Zermatt, per sapere se i turisti bloccati in Vallese avrebbero potuto farsi valere sul piano assicurati­vo. «Come prevedibil­e non ho ricevuto sollecitaz­ioni. La gente avrà sempliceme­nte fatto qualche giorno di vacanza in più», dice Caimi. Quello dell’assicurazi­one viaggi resta comunque un capitolo su cui l’Ombudsman è spesso chiamato in causa. Nel rapporto viene richiamata l’attenzione sulla copertura dei costi a seguito del rimpatrio dall’estero causa problemi di salute. «Il consiglio è quello di prendere sempre contatto con la centrale d’allarme dell’assicurazi­one appena capita qualcosa. È la prima cosa da fare. Si evitano problemi di copertura e si ricevono indicazion­i utili e competenti su come comportars­i». Consigli da mettere in valigia.

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