Pompieri, presto le nuove autobotti
Accordo tra Cantone, Federazione e ditta fornitrice per la sostituzione dei nuovi mezzi. Erano difettosi
Entro fine anno i pompieri ticinesi potranno disporre di cinque nuove autobotti, perfettamente funzionanti. Quelle acquistate nel 2015 erano state parcheggiate perché sbandavano.
I cinque veicoli acquistati nel 2015 erano stati posteggiati in caserma perché sbandavano. Il contenzioso ora si è risolto.
Allarme rientrato. Entro fine anno i pompieri ticinesi potranno (finalmente) disporre di cinque autobotti nuove di pacca e perfettamente funzionanti. Tirando un bel sospiro di sollievo, dopo che il contenzioso sorto tra il Cantone, più precisamente il Fondo Incendi (proprietario dei mezzi), e la ditta fornitrice di questi speciali veicoli (l’austriaca Rosenbauer) si è risolto con un accordo favorevole alla Federazione cantonale dei corpi pompieri. Sì, perché quando nel 2013 la stessa Federazione aveva deciso di rinnovare il proprio parco veicoli (ormai ultra ventennale) nessuno credeva di doverci impiegare tanto. Cosa è andato storto? Nel 2015 la ditta che si era aggiudicata il concorso per la fornitura aveva provveduto a recapitare le cinque autobotti ai Centri di soccorso di Bellinzona, Biasca, Locarno, Lugano e Mendrisio, con la consegna svoltasi all’aeroporto di Lodrino preceduta da tre giornate di formazione. Pur rivelandosi ottimamente performanti nella tecnica, questi veicoli avevano il non trascurabile difetto di sbandare troppo facilmente in curva, suscitando fin da subito parecchi grattacapi. Nel rapporto di attività 2015 della Federazione si segnalavano “inevitabili” problemi di “giovinezza” sorti dopo i primi impieghi. “Complice anche la qualità del servizio d’assistenza della ditta fornitrice non sempre all’altezza della situazione – si aggiungeva – alcuni problemi si sono trascinati oltre il dovuto”. Il “comportamento” dei veicoli (telaio Volvo) “non soddisfa ancora le aspettative”. Aspettative trasformatesi ben presto in amara realtà: le autobotti erano dunque state messe “fuori servizio” a causa di “un imprevisto problema di carattere tecnico”, come si legge nel rapporto del 2016. “Questi mezzi sono assolutamente performanti e all’avanguardia per quanto riguarda l’allestimento e la dotazione di sistemi di spegnimento – si precisava –, ma presentano un importante difetto all’impianto frenante, con conseguenti problemi di tenuta di strada (peraltro riscontrati e prontamente segnalati al momento della fornitura). Questa situazione ha obbligato l’adozione di misure d’urgenza”. Con le nuove autobotti ferme ai box, la Federazione si è dovuta attivare per noleggiarne altre. Trattasi di quelle attualmente sul territorio, ben riconoscibili perché recano la scritta in tedesco: ‘Feuerwehr’. Parallelamente, come detto, “è stato avviato un contenzioso da parte dei proprietario dei veicoli”, ovvero il Fondo Incendi cantonale. Considerato il tipo di veicolo, si parlava infatti di un investimento complessivo di circa quattro milioni di franchi. La vertenza giudiziaria ha portato infine la ditta fornitrice a riconoscere i difetti delle macchine e ad accordarsi per una
loro sostituzione, senza che il Cantone debba dunque metterci un franco in più. I nuovi veicoli non saranno più Volvo, e questo dovrebbe garantire una migliore tenuta di strada del camion. Mentre per quanto concerne la tecnica utile ai pompieri, quanto fornito in un primo tempo aveva già soddisfatto la Federazione. Da
lì la possibilità di risolvere il problema con un accordo, senza dunque scissione del contratto con la Rosenbauer. Le nuove autobotti agli occhi dei cittadini comuni non saranno facilmente riconoscibili, perché identiche nei colori a quelle vecchie: giallo fosforescente con bande arancioni e scritte nere. Il sistema di spegnimento
rappresenta però “una primizia”, come evidenziava ancora la Federazione nel 2015. Sistema che “accresce l’efficacia e l’autonomia del veicolo erogando schiuma prodotta miscelando acqua ed emulsione con aria compressa. Il sistema di comando e gestione della pompa è completamente elettronico”.