Esser pronti in caso di valanga
Quattro enti di soccorso coinvolti in un’esercitazione sulla strada del Passo del Lucomagno
La prima simulazione sul versante bleniese del valico ha testato la collaborazione tra la Colonna di soccorso, i pompieri, la Polizia cantonale e i sanitari di Tre Valli Soccorso
Un’auto con presumibilmente tre occupanti a bordo sommersa da una valanga. Luogo: Passo del Lucomagno poco oltre Campra, nel tratto di strada tra le prime due gallerie artificiali. È questo lo scenario, allestito talmente bene da sembrare per davvero… vero, che hanno visto davanti a loro, due settimane fa, i soccorritori giunti sul posto da Olivone. Si è trattato del primo esercizio del genere svolto sul versante bleniese del valico – lo scorso anno un’analoga simulazione si è svolta sul lato grigionese – e ha voluto espressamente testare la collaborazione tra quattro enti di soccorso: la Polizia cantonale (alla quale spetta per legge il ruolo di comando delle operazioni), la Colonna di soccorso della Sat Lucomagno di Olivone (presente con una ventina di militi), il Corpo pompieri di Olivone (una trentina di militi) e Tre Valli Soccorso, presente con quattro uomini. All’esercizio, introdotto a Olivone alla sede dei Pompieri da Vasco Bruni ed Elio Solari, ambedue già capi della Colonna di soccorso, hanno partecipato in qualità di osservatori Fabrizio Conceprio della Commissione tecnica della Pro Lucomagno e Alfio Moccetti del Centro cantonale manutenzione alpina delle strade. Una volta ricevuto l’allarme, si è allestito il centro di comando in uno stabile del Centro nordico in Campra; posto dal quale sono state gestite tutte le operazioni. Sul luogo della valanga, i militi della colonna e i pompieri – illuminati da potenti fari – hanno collaborato nella ricerca dell’auto con le apposite sonde e poi all’estrazione dei feriti dall’auto, feriti poi presi a carico da Tre Valli soccorso. Tutti gli aspetti sono stati presi in considerazione, dalla logistica e dagli spostamenti dei veicoli alla necessità di far intervenire i mezzi di sgombero della neve per concedere all’ambulanza di avvicinarsi. Il tutto in situazione di permanente pericolo. A Fabrizio Conceprio chiediamo un’impressione subito dopo la conclusione dell’esercizio: «L’impegno e la professionalità di tutte le persone coinvolte è stato davvero ammirevole e ha permesso di verificare in modo molto realistico le difficoltà che si incontrano nel soccorrere le vittime di un incidente da valanga lungo la strada del Passo del Lucomagno», afferma Conceprio. «Dal nostro punto di vista (come già successo l’anno scorso sul lato grigionese), questo esercizio permetterà di migliorare alcuni aspetti logistici e organizzativi grazie ai quali si potranno ridurre i tempi di intervento e di conseguenza migliorare l’efficacia dell’operazione di soccorso».