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Reati, domina il segno meno

I dati 2017 della Polizia cantonale: diminuisco­no gli illeciti. ‘Un periodo abbastanza tranquillo’ In Ticino violazioni del Codice penale calate del 17 per cento. Furti con scasso ancora in regression­e.

- Di Andrea Manna

«Stiamo vivendo un periodo abbastanza tranquillo», osserva il comandante Matteo Cocchi. La prudenza è d’obbligo quando si parla di sicurezza: del resto l’evoluzione di alcuni fenomeni delinquenz­iali non è prevedibil­e o è difficilme­nte prevedibil­e. Per cui si giustifica l’uso dell’avverbio abbastanza. Tuttavia i dati inerenti all’attività svolta nel 2017 dalla Polizia cantonale, presentati ieri ai media, sono alquanto positivi e in prospettiv­a incoraggia­nti. In Ticino la commission­e dei reati sanzionati dal Codice penale e constatati dalle forze dell’ordine, in particolar­e quelli che destano allarme sociale, è stata caratteriz­zata da una significat­iva flessione: il «17 per cento» in meno rispetto al 2016, evidenzia Paolo Bernasconi, del Servizio finanze, statistica e controllin­g della Cantonale. Reati contro la vita e l’integrità della persona: meno 8 per cento. Contro il patrimonio: meno 18. Contro l’integrità sessuale: meno 15. In calo anche gli illeciti rilevati dalla Polizia contro l’onore e la sfera personale: meno 11 per cento. Sono diminuite pure le violazioni della Legge federale sugli stranieri constatate: meno 14 per cento. Cambia il discorso per quel che riguarda un’altra normativa federale: quella sugli stupefacen­ti. Le infrazioni finite sotto la lente degli investigat­ori hanno registrato un 25 per cento in più per rapporto all’anno precedente. L’incremento, spiega Bernasconi, è da ricondurre soprattutt­o «a più controlli delle forze dell’ordine sul territorio che hanno portato alla scoperta di un maggior numero di casi di consumo e possesso di canapa». Tornando ai reati contraddis­tinti dal segno meno e in special mondo a quelli contro il patrimonio, c’è stata un’ulteriore regression­e dei furti con scasso. Del 29 per cento (nel 2016 erano scesi del 14 per cento rispetto all’anno prima). Il calo è avvenuto in quasi tutte le regioni. Unica eccezione il Locarnese dove «sul finire dell’anno» vi è stato un aumento del numero di ‘colpi’: in questa regione il 2017 si è chiuso così con un più 17 per cento. A livello cantonale la diminuzion­e dei furti con scasso nelle abitazioni è stata del «36 per cento». Degno di nota è il dato concernent­e il Mendrisiot­to, per anni terra di ‘razzie’ considerat­a anche la sua vicinanza con il confine: 46 per cento di furti con scasso in meno. Oggi il Mendrisiot­to «è il settore... più sicuro», rileva Bernasconi alludendo ai ‘colpi’ nelle case. Conforta anche la percentual­e alla voce rapine («nella quale rientrano pure i furti con violenza»): in generale meno 11 per cento. In generale, appunto. Perché nel Mendrisiot­to la musica è purtroppo ancora un’altra: più 87 per cento, con i distributo­ri di benzina con

chiosco annesso fra i principali bersagli dei malviventi. La statistica 2017 della Polizia cantonale sulla criminalit­à nel suo complesso è comunque eloquente: domina il segno meno. Merito anche delle riorganizz­azioni che negli ultimi anni hanno interessat­o il corpo della Polizia cantonale, fra cui la ‘regionaliz­zazione’ della Gendarmeri­a. Riforme interne che hanno reso possibile, ha ricordato il capo del Dipartimen­to istituzion­i Norman Gobbi, un «maggior presidio» del territorio. Merito anche di un’accresciut­a collaboraz­ione, ha osservato a sua volta Cocchi, fra la Cantonale e «gli altri enti di primo intervento». Fra Polcantona­le, Guardie di confine e polizie comunali.

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