Puigdemont resta in carcere
Berlino – Carles Puigdemont resta in carcere. Ieri, in serata, il giudice dello Schleswig-Holstein, il Land tedesco dove l’ex presidente catalano è stato arrestato domenica, ha convalidato il fermo. Per l’esame della richiesta spagnola di estradizione occorreranno invece altri giorni. Il governo di Angela Merkel, che avrebbe volentieri evitato di trovarsi con Puigdemont tra i piedi, ha rinnovato il sostegno a Madrid (“la Spagna è uno Stato di diritto”) ma ha anche ricordato che ogni decisione sul caso sarà di natura giuridica e non politica. Benché proprio la sua portata politica abbia già avviato un acceso confronto tra favorevoli e contrari all’estradizione. La soluzione non dovrebbe comunque arrivare prima delle festività pasquali, stando alla Procura generale della regione. Puigdemont è stato arrestato mentre era in viaggio domenica, in autostrada: e ieri si è saputo come: a bordo della sua auto era stato installato un chip georilevatore dai servizi spagnoli, che hanno fornito le indicazioni ai tedeschi per collocare l’uomo sul quale da un paio di giorni pendeva un mandato di cattura europeo. Steffen Seibert, portavoce della cancelliera, ha ricordato che il mandato di cattura europeo esiste proprio per “la reciproca fiducia fra ordinamenti giuridici e oltre questo non c’è nulla da dire al momento”. Ieri mattina Puigdemont è stato portato davanti al tribunale di Neumuenster, per le procedure formali relative al fermo, convalidato in serata. Ma non è affatto scontato che Puigdemont venga consegnato a Madrid, ha affermato il suo legale. Sui tempi un indizio lo ha fornito la Procura: “Ritengo che sia piuttosto improbabile che la decisione venga presa entro questa settimana”, ha detto un portavoce.