Un arresto di troppo a Mitrovica
Pristina/Belgrado – L’arresto e l’espulsione del capo dell’Ufficio governativo serbo per il Kosovo Marko Djuric hanno di nuovo fatto precipitare la tensione, ieri a Mitrovica. Djuric era arrivato a Kosovska Mitrovica (come la chiamano gli abitanti serbi) nonostante il divieto delle autorità locali di entrare in Kosovo, per partecipare a una conferenza organizzata nel settore nord (serbo) della città nell’ambito del dialogo interno in Serbia sulla questione. La polizia ha lanciato bombe assordanti davanti all’edificio in cui era in programma la conferenza, per disperdere la folla di serbi radunatisi per impedire l’ingresso degli agenti. Nei tafferugli con gli agenti davanti all’edificio sono rimasti feriti alcuni dimostranti usciti per opporsi all’azione della polizia. Subito dopo l’arresto, gruppi di serbi hanno inscenato proteste in città, bloccando anche un’importante via di comunicazione che da Mitrovica porta a Zvecan, mentre nel settore nord della città sono state erette barricate. Le televisioni in Serbia hanno mostrato le immagini della violenza delle forze di polizia kosovare intervenute per arrestare Djuric. Decine di agenti in assetto antisommossa e armati di tutto punto hanno obbligato i serbi a sedersi per terra col capo chino e le braccia alzate, minacciandoli e in alcuni casi colpendoli con il calcio dei fucili automatici. Il ministro degli Esteri Behgjet Pacolli aveva messo in guardia Djuric e gli altri esponenti serbi interdetti dall’entrare nel Paese (i ministri della Difesa e della Cultura e il segretario generale della presidenza serba), avvertendo che sarebbero stati immediatamente arrestati. In serata, Djuric è stato espulso verso la Serbia, dove è stato preso in consegna dalla polizia locale. A Belgrado, per esaminare la vicenda è stata convocata una seduta urgente del Consiglio per la sicurezza nazionale presieduta dal presidente Aleksandar Vucic, che ha anche avuto un colloquio telefonico con l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e la sicurezza Federica Mogherini, ottenendo da lei un condanna degli eventi di Mitrovica.