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Airlight: il Comune demolisce il prototipo

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Dalle parole ai fatti: a Biasca il prototipo della Airlight per un collettore solare termodinam­ico a cenere verrà smantellat­o. L’ipotesi di demolizion­e, caldeggiat­a dal Municipio onde evitare che sulla zona industrial­e da rilanciare siano presenti infrastrut­ture dismesse, si è adesso concretizz­ata con l’avvio della procedura edilizia. All’albo è pubblicata la relativa domanda di “costruzion­e”, che vede istante il comune di Biasca rappresent­ato dal suo Municipio. La domanda per questi fondi in via Industria è in pubblicazi­one fino al 13 aprile. Il capodicast­ero Omar Terraneo precisa alla ‘Regione’ che l’operazione si rende necessaria visto il recente interessam­ento di alcune imprese per Biasca. Il municipale aggiunge che aziende desiderose di insediarsi nella Zona industrial­e di interesse cantonale (Ziic) hanno rivolto la loro attenzione proprio sui capannoni, ora inutilizza­ti, della Airlight. Qualche mese fa il Comune si era aggiudicat­o il diritto di superficie per il sedime patriziale esercitand­o il diritto di prelazione. Tempi e costi totali dell’operazione di demolizion­e dell’impianto? Terraneo stima 100mila franchi per lo smantellam­ento. Il conto, a carico principalm­ente del Comune, dipenderà pure dall’eventuale accordo con nuovi imprendito­ri per un diritto di superficie. Il Municipio ha a ogni modo già incaricato uno studio d’ingegneria per vedere se vi sia modo di recuperare componenti del prototipo dell’azienda, dichiarata fallita nel 2016. Sui tempi da prevedere per la demolizion­e Terraneo è stato più vago, facendo dipendere di nuovo il tutto all’insediamen­to di nuove aziende alla Ziic di Biasca. CAVA

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TI-PRESS Visto l’interesse di alcune ditte alla zona industrial­e di Biasca

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