Ofible, costi di produzione ancora alti a causa di investimenti e canoni d’acqua
Venerdì scorso, nella sede amministrativa a Locarno, si è svolta l’assemblea generale ordinaria delle Officine idroelettriche di Blenio (Ofible) sotto la direzione del presidente Roberto Pronini, alla presenza degli azionisti e di numerosi ospiti. L’esercizio 2016/17 chiude con costi annuali per l’energia prodotta di 39,7 milioni di franchi, circa 2,4 milioni in più dell’anno precedente. Ai sette azionisti, fra cui anche il Cantone Ticino, che ritirano integralmente l’energia prodotta nelle tre centrali idroelettriche dell’Ofible, il kWh è costato 6,2 centesimi, “un valore quest’anno chiaramente fuori mercato”, si legge in una nota stampa. “Nonostante gli importanti sforzi di risparmio da parte dell’azienda, i costi rimangono alti soprattutto a causa degli oneri legati agli investimenti (ammortamenti e costi del capitale pari a 14 milioni di franchi) e alle devoluzioni all’ente pubblico (canoni d’acqua e imposte pari a 18,8 milioni di franchi). Nell’anno idrologico 2016/17 la produzione netta di Ofible è stata di soli 642,4 GWh, 303 GWh meno dell’anno precedente rispettivamente 32 per cento meno della media pluriennale. Per quanto riguarda gli investimenti, al Luzzone nell’estate 2017 si è conclusa l’evacuazione dei sedimenti depositati sul fondo del bacino a ridosso della diga che minacciavano di ostruire l’opera di presa verso la centrale di Olivone. L’altro importante cantiere in Alta Blenio, i cui lavori sono giunti a conclusione lo scorso dicembre, concerne la centrale di Olivone. I lavori della durata di due anni sono costati 37 milioni di franchi.