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Dopo oltre sei anni, passa il compromess­o energetico

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Lugano disporrà di più energia “pulita”. Alla fine, il compromess­o ha messo tutti d’accordo (o quasi): la Città, direttamen­te e tramite le aziende che controlla, vuole raggiunger­e a tappe una società sostenibil­e nell’uso dell’energia e persegue, in linea con la politica federale e cantonale, lo sviluppo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabil­i tramite il Piano energetico comunale, normative e sussidi comunali. Il Comune e le aziende che controlla rinunciano all’acquisto di nuove partecipaz­ioni dirette o indirette da aziende che gestiscono centrali e impianti nucleari o a carbone. Si dovranno vendere le partecipaz­ioni esistenti di questo tipo non appena sarà possibile farlo, senza subire perdite superiori al 5% del costo d’acquisto. Dopo un’attesa di oltre sei anni, la mozione è stata dunque parzialmen­te accolta, Ghisletta si è detto soddisfatt­o e ha annunciato che «vigileremo». Il municipale Michele Foletti ha rassicurat­o: «Diversi passi li stiamo già facendo e gli intenti della mozione sono nella strategia di Ail Sa». Il suo collega Angelo Jelmini gli ha fatto eco: «Proposte già integrate per l’otteniment­o del Label Città dell’energia». Rendere più sicuri i percorsi casa-scuola degli allievi: questo l’obiettivo della mozione risalente a tre anni fa e approvata ieri sera. Il Municipio non avrebbe voluto aderire al progetto Meglio a piedi, per evitare di conferire a un unico strumento, come i piani di mobilità scolastica, il ruolo di programmaz­ione strategica degli spostament­i casascuola di tutti gli allievi del comprensor­io. Non è bastato il progetto pilota solo per la scuola di Viganello.

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TI-PRESS Ma Ghisletta: ‘Vigileremo’

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