laRegione

I silenzi sull’altare

La Chiesa ha taciuto sugli atti di pedofilia di un frate

- Ats/red

Un rapporto d’inchiesta conferma gli abusi su 24 bambini commessi in Svizzera e in Francia

La Chiesa cattolica ha guardato altrove per anni, nel caso di un frate cappuccino pedofilo che ha commesso abusi in Svizzera e in Francia. Lo rivela un rapporto d’inchiesta presentato ieri, che stabilisce come l’ordine dei cappuccini, ma anche la Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo, abbiano una grossa responsabi­lità in merito all’impunità dell’ex frate. Una delle vittime, il friburghes­e Daniel Pittet, aveva denunciato gli abusi in un libro, pubblicato l’anno scorso. Il testo aveva sollevato un polverone, tanto che la Provincia svizzera dei cappuccini ha dato mandato a una commission­e d’inchiesta indipenden­te per fare piena chiarezza sulla vicenda. I tre esperti (l’ex giudice cantonale friburghes­e Alexandre Papaux, il professore emerito di storia Francis Python e il professore di diritto delle religioni Yves Mausen) hanno stabilito che il numero delle vittime è quello già venuto alla luce: 22 bambini in Svizzera e due in Francia. Sin dalle prime denunce relative al frate oggi 77enne – inoltrate ai suoi superiori già negli anni Settanta, e fino agli anni 2000 – la Chiesa cattolica ha dato prova di una serie di inadempien­ze. In primo luogo i superiori cappuccini non hanno

dato seguito alle denunce e poi si sono accontenta­ti di trasferire il frate. La Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo è da parte sua rimasta inattiva nei confronti delle vittime e non ha presentato nessuna denuncia alla giustizia ordinaria, anche dopo che nel 1989 il frate aveva ammesso un abuso non prescritto. Il rapporto cita in particolar­e il giudice ecclesiast­ico Jean-Claude Périsset, il vescovo

Pierre Mamie, e il vicario generale Jacques Banderet. “Una cosa del genere non deve mai più accadere”, ha sottolinea­to ieri il ministro della Provincia svizzera dei frati Cappuccini, Agostino del Pietro. Quest’ultimo ha presentato le scuse a nome dell’ordine, che non ha saputo considerar­e i delitti seriamente, per troppo tempo e che non ha denunciato l’autore dei fatti.

 ?? KEYSTONE ?? Daniel Pittet aveva denunciato i fatti in un libro
KEYSTONE Daniel Pittet aveva denunciato i fatti in un libro

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland