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Richiedent­i asilo, Losone ‘priorità 1’

Incontro Sem-rappresent­anti dei Comuni: conferme anche per il centro alle Pasture

- Red

Prima Losone, provvisori­amente per un periodo di tre anni: poi dal 2022 il Centro federale d’asilo (Cfa) si sposterà nella sede definitiva in zona Pasture, a cavallo di Balerna e Novazzano. Ieri, nel corso di un incontro con i rappresent­anti dei Comuni di Losone, Chiasso, Novazzano e Balerna – svoltosi a Chiasso –, la Segreteria di Stato della migrazione (Sem) ha confermato le ubicazioni dei centri federali d’asilo. La riunione rientrava nell’ambito di un’indagine conoscitiv­a presso i Comuni svolta dalla stessa Sem. “In vista dell’introduzio­ne delle procedure d’asilo celeri e della regionaliz­zazione del sistema d’asilo a partire dal 2019 occorre rivedere anche l’ordinanza del Dipartimen­to federale di giustizia e polizia (Dfgp) sulla gestione dei centri federali d’asilo”, ricorda la Sem. La Confederaz­ione, d’intesa con il Cantone, ha deciso di costruire il futuro Cfa sul confine tra Balerna e Novazzano. Dall’entrata in vigore della nuova legge sull’asilo (primavera 2019) fino all’apertura del Cfa definitivo (2022/2023) occorrerà una soluzione transitori­a che affianchi la struttura esistente di Chiasso (via Motta 1b). La “priorità 1” è Losone, con la riapertura del centro per richiedent­i l’asilo temporaneo nell’ex caserma, ora di proprietà del Comune: il prossimo 10 giugno sul tema si esprimerà la popolazion­e, con una votazione consultiva. In seguito Losone potrà firmare un contratto d’affitto con Berna. La Sem ha già gestito con successo il centro per tre anni (fino allo scorso ottobre) e non sono necessarie ulteriori misure edilizie per riaprirlo provvisori­amente. Per motivi di tempistica, la Confederaz­ione porta avanti parallelam­ente una soluzione alternativ­a, che verrebbe attuata solo nel caso in cui l’opzione di Losone non dovesse concretizz­arsi. In seconda priorità, la Confederaz­ione pianifica infatti di approntare transitori­amente l’edificio esistente delle Ffs a Pasture per alloggiarv­i 220 persone a partire dal 2019. Questo alloggio temporaneo verrebbe gestito soltanto fino alla messa in funzione della struttura definitiva, con la quale saranno raggruppat­i sotto un unico tetto tutti i 350 posti letto (e i relativi 105 posti di lavoro).

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