Nqc, 2018 anno della svolta
I prossimi mesi saranno decisivi per il Nuovo Quartiere di Cornaredo, viabilità e verde in primis In primavera è attesa la pubblicazione delle varianti del Piano regolatore intercomunale; entro il 2019 si dovrebbero pure evadere tutti i ricorsi pervenuti
«Pian piano i tanti tasselli si stanno ricomponendo». È ottimista Roberto Lurati: a quasi vent’anni dalle prime idee, il Nuovo Quartiere di Cornaredo (Nqc) sta ormai delineandosi concretamente. Il presidente dell’Agenzia Nqc – creata ad hoc per far procedere più celermente i lavori sotto l’egida dei tre Comuni coinvolti: Canobbio (di cui Lurati è sindaco), Lugano e Porza – ha illustrato ieri i progressi del mega progetto, sottolineando come il 2018 sia un anno di svolta. Durante i prossimi mesi saranno più d’uno i dossier che si sbloccheranno infatti. A maggio, intanto, è prevista la pubblicazione delle varianti di Piano regolatore intercomunale, elaborato oltre dieci anni fa e adottato dai Consigli comunali solo prima dell’ultimo Natale, a seguito degli ultimi adeguamenti. Inoltre, «quest’anno si pensa di poter evadere le oltre quaranta opposizioni riguardanti la viabilità», ha spiegato il coordinatore della direzione generale del progetto Stefano Wagner. Nel frattempo, i fronti aperti sono numerosi. In particolare, lo sguardo è rivolto proprio verso la viabilità e il verde pubblico. «È necessario urbanizzare il territorio» chiarisce Wagner. Oltre alla realizzazione delle strade definitive – comprendenti la controversa rotonda sul fiume Cassarate –, partendo da quelle secondarie, è pronto il Piano generale di smaltimento delle acque luride come pure la rete energetica di teleriscaldamento delle Ail, la cui prima tappa dovrebbe essere realizzata entro il 2020 e la seconda entro il 2025. Per quanto riguarda i progetti riguardanti il verde pubblico è attesa per l’autunno la pubblicazione della riqualifica completa del fiume.
Collegamento verticale con Trevano
Sul fronte naturalistico, tempi più lunghi invece per la sistemazione del pratone di Trevano, dove c’è l’intenzione di creare un belvedere. Non si potrà procedere fintanto che – nel 2021, secondo la tabella di marcia – il Cantone non aprirà lo stand di tiro del Ceneri e sarà quindi possibile demolire l’attuale al Piano della Stampa. Legato a quel comparto, vi è anche tutta l’area scolastica dove si desiderano togliere i parcheggi per farne un parco. «Si è in attesa della decisione delle autorità cantonali – ancora Wagner –, è comunque previsto un collegamento verticale (che potrebbe essere un lift, una scala mobile o altro, ndr) con il sottostante nodo intermodale». Nei pressi di quest’ultimo sorgerà infatti il park+ride e in generale circa un migliaio di posteggi
a servizio dell’intero comparto. «I contorni del progetto, una partnership pubblico-privata, saranno meglio definiti una volta che ci sarà il Piano di quartiere», ha detto il sindaco di Porza Franco Citterio. Il segretario dell’Agenzia ha pure ricordato gli importanti progetti di edilizia privata attualmente in cantiere,
fra cui il complesso alberghiero-residenziale con torri alte 30 metri. Tra i progetti più importante dell’Nqc, il Polo sportivo e degli eventi (Pse), che prevede – fra gli altri – uno stadio da 10’000 posti e stabili amministrativi per oltre 400 posti di lavoro. La vicepresidente dell’Agenzia Cristina Zanini Barzaghi ha colto l’occasione per fare il punto sulle procedure aperte relative al Pse: «Sarà un vero polo di attrazione, con diverse possibilità d’impiego e di svago». Aperto il concorso per investitori privati, è in progettazione pure il centro sportivo al Maglio, provvisorio durante il cantiere del Pse.