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‘No, questo non era un hockey da playoff’

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Bienne – «Il nostro non era un hockey da playoff: abbiamo fatto troppi errori e una sconfitta di tale proporzion­e è meritata». Philipp Furrer non cerca alibi: «Non siamo riusciti a effettuare un buon primo passaggio e a mantenere il disco nelle nostre fila. Inoltre in zona neutra non siamo stati capaci di fermare i nostri avversari e la loro velocità». Alla Tissot Arena il Lugano sembra fare davvero fatica. «Penso sia un caso, e aggiungere­i che non si possono paragonare le partite di regular season con quelle dei playoff. Prima della sfida avevo un ottimo feeling, e pure nei primi 10’ non avevamo alcun complesso». Poi nel finale il Lugano ha cercato di metterla sul piano fisico. «C’era frustrazio­ne e volevamo lanciare un messaggio in vista di gara2». Paradossal­mente, specie a livello mentale, forse è meglio perdere nettamente rispetto a una sconfitta di quelle brucianti. «Personalme­nte preferisco perdere giocando bene, ma di sicuro da questa scoppola possiamo e dobbiamo imparare tanto», conclude Furrer. Mentre Greg Ireland dice che «neanche sul 2-2 avevo un buon presentime­nto: facevamo troppi errori. Ora bisogna reagire e correggere il tiro, la serie è ancora molto lunga. Le tante assenze? Sono solo scuse. Infatti sono una sfida magnifica per noi e un’opportunit­à per chi di solito sta fuori, che può mostrare le sue capacità». M.M.

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