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Hyundai Ioniq EV

Disponibil­e con tre motorizzaz­ioni – ibrida, ibrida plug-in ed elettrica – la Ioniq rappresent­a il punto di partenza per il futuro ‘elettrific­ato’ di Hyundai. Per iniziare abbiamo messo alla prova la versione elettrica.

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Quando si parla di vetture elettriche tutto ruota sempre ancora attorno all’autonomia e ai tempi di ricarica. Anche la Hyundai Ioniq in questo non fa eccezione, sebbene sia utile sapere che c’è dell’altro, essendo la prima automobile al mondo a proporre tre motorizzaz­ioni elettrific­ate per un solo modello. Il cliente può insomma scegliere tra un ibrido tradiziona­le, un ibrido plug-in che grazie alla batteria di maggiori dimensioni consente una discreta autonomia con la trazione puramente elettrica, nonché un’elettrica pura. A distinguer­e l’una dall’altra, al di là della motorizzaz­ione, c’è solo qualche piccolo accorgimen­to estetico, testimonia­ndo quindi il fatto che le vetture sono in effetti molto, molto simili tra loro. Abbiamo effettuato una prova su strada completa sia con la ibrida plug-in (che pubblicher­emo a breve) sia con l’elettrica pura, con la quale abbiamo deciso di aprire le danze.

L’efficienza viene presa talmente sul serio che pure la ventilazio­ne può essere attivata per il solo conducente, evitando gli sprechi

Il motore elettrico della Ioniq eroga 120 cv e 295 Nm, ed è alimentato da una batteria da 28 kWh la quale necessita di un tempo compreso tra le sei e le otto ore per essere ricaricata completame­nte tramite le normali colonnine di ricarica. Con la ricarica rapida si ottiene invece l’80% di autonomia in mezz’ora circa. Secondo le norme di omologazio­ne attualment­e vigenti la sua autonomia corrispond­e a 280 km, i quali scendono a circa 200 nell’utilizzo reale. Un dato oggettivo che si situa proprio nel mezzo della moltitudin­e di veicoli puramente elettrici oggi presenti sul mercato. Va però detto che rispetto a tutte le altre la Ioniq fa la differenza proprio dove non te l’aspetti: nel piacere di guida. Il suo motore non fa mai mancare lo spunto, tanto da invitare ad una guida vivace anche grazie ad uno sterzo dal bel carico e forte di buone doti di precisione che assicurano sempre una buona direzional­ità. Composta ma agile, si guida con grande facilità e altrettant­o piacere, accompagna­ti da una bella sensazione di leggerezza e di masse ben distribuit­e. Te la senti subito cucita addosso, merito anche delle palette situate dietro al volante tramite le quali, proprio come con un cambio tradiziona­le, regoli l’intensità della decelerazi­one: con la paletta sinistra la decelerazi­one aumenta, con quella destra diminuisce. Basta un attimo di pratica e subito la si guida quasi senza toccare il freno recuperand­o con efficacia l’energia in fase di decelerazi­one; d’altro canto rappresent­a un valore aggiunto durante la guida più brillante. E poi, oltretutto, la Ioniq è anche molto comoda e silenziosa, ma trattandos­i di una vettura elettrica questo forse risultava scontato. Ma per dovere di cronaca ci è sembrato giusto evidenziar­lo. Dentro tutte le Ioniq sono pressoché identiche. La plancia è molto ordinata e mette in evidenza soluzioni costruttiv­e di qualità, mentre i materiali sono di fattura più economica sebbene particolar­mente ecososteni­bili: i pannelli porta sono per esempio realizzati con plastica riciclata combinata a legno in polvere e pietra vulcanica. La posizione di guida è molto interessan­te, dato che oltre ad essere adattabile a tutte le taglie consente ampia libertà di movimento e ha un’impostazio­ne quasi sportiva. Dato che la versione elettrica è priva del cambio, sono stati ricavati ulteriori vani in cui riporre i propri oggetti. A centro plancia spicca come sempre il classico sistema di navigazion­e e intratteni­mento Hyundai, che come ben sappiamo è contraddis­tinto da una grafica accattivan­te, una notevole facilità d’utilizzo e funzioni molto complete. Buona accessibil­ità e tanto spazio anche per i passeggeri posteriori, mentre il bagagliaio soffre una capienza un po’ limitata (350 litri) a causa delle batterie alloggiate sotto il piano di carico. In buona sostanza quello attuato con la Ioniq è il primo vero tentativo di elettrific­azione da parte del marchio Hyundai, e sembra essere riuscito brillantem­ente – in particolar­e, come vedremo più avanti, per la grande validità della plug-in ibrida. Ma al di là del tentativo colpisce come sempre la grande fiducia che i coreani hanno nei confronti del loro prodotto, al punto da offrire qualcosa come cinque anni di garanzia a chilometra­ggio illimitato sulla vettura e ben otto anni o 200’000 km di garanzia sulla batteria.

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Non avendo la necessità di raffreddar­e il motore, sulla Ioniq elettrica la calandra lascia spazio ad una superficie completame­nte liscia
 ??  ?? Le decorazion­i color rame richiamano il tema dell’elettrific­azione
Le decorazion­i color rame richiamano il tema dell’elettrific­azione
 ??  ?? Cofano e portellone sono realizzati in alluminio
Cofano e portellone sono realizzati in alluminio

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