Nominate ‘Giuste’ per il coraggio
Grazie all’autrice di Minusio Silvana Calvo, riconoscimento per le ‘ragazzine di Rorschach’
Grazie all’autrice di Minusio che ne ha raccontato le gesta, importante riconoscimento per le ‘ragazzine di Rorschach’ che nel ’42 protessero gli ebrei al confine.
La pergamena di ‘messaggere del bene’ per la lettera di protesta al Consiglio federale che nel ’42 respinse i profughi ebrei alle frontiere
Settantasei anni dopo si fa “giustizia” per le ragazzine della seconda C della “Sekondarschule” di Rorschach, che presero carta e penna per coraggiosamente protestare con il Consiglio federale per il trattamento ingiusto nei confronti dei profughi che bussavano alle frontiere svizzere durante la Seconda guerra mondiale. Una “giustizia” che è merito, peraltro, di una donna di Minusio – Silvana Calvo – che la loro storia, incontrandole, l’ha raccontata per i lettori di lingua italiana, tramandandone gli ideali grazie ad una pubblicazione (“A un passo dalla salvezza”) presso la prestigiosa Silvio Zamorani Editore di Torino. “Giustizia”, nel nostro caso, è la consegna della pergamena per il Giardino virtuale “Giusti del Monte Stella” tributata a Milano da Gariwo, “la foresta dei Giusti”. Gariwo è l’acronimo di “Gardens of the Righteous Worldwide”, una onlus che dal ’99 lavora per far conoscere i Giusti, quei “messaggeri del bene che ieri e oggi hanno compiuto un gesto in difesa dell’altro e della dignità umana”. Grazie al lavoro della Calvo Gariwo ha potuto approfondire l’incredibile vicenda di quelle adolescenti che il 7 settembre del ’42, in pieno conflitto, “furono le autrici di una lettera di vibrata protesta verso il governo federale svizzero criticando i frequenti respingimenti di profughi ebrei alle frontiere. L’iniziativa delle giovani alunne suscitava un forte imbarazzo tra le autorità confederali”, come ricorda la motivazione ufficiale del riconoscimento alle ragazze. Ragazze che oggi sono ovviamente anziane donne. Una delle sopravvissute, Elsbeth Eigenmann, residente a Luino, avrebbe dovuto ritirare la pergamena, ma per motivi di salute ha lasciato l’incombenza a colei che dopo averla conosciuta e ripetutamente intervistata ne è diventata non soltanto la biografa, ma anche un’amica. «Diciamo che una serie di circostanze mi ha portato a Milano a ritirare l’importante riconoscimento – dice Silvana Calvo alla ‘Regione’ –. Si è trattato di una grande emozione, che rende pieno merito al coraggio e alla purezza d’animo di quelle ragazzine che nel ’42 reagirono a quella che ai loro occhi appariva come un’ingiustizia. La protesta, che suscitò reazioni politiche spropositate, ha segnato le vite delle autrici: ragazzine, diventate donne, straordinarie».
‘Accogliete questi poverissimi!’
Nella missiva (sul sito se ne legga la versione integrale tradotta in italiano) le scolare si dicevano “profondamente indignate che i profughi vengano ricacciati così spietatamente verso una sorte tragica. Si è forse dimenticato completamente che Gesù ha det-
La 2ª C della ‘Sekondarschule’ di Rorschach (San Gallo), nel 1942
to: ‘Ciò che avete fatto al più piccolo tra voi, lo avete fatto a me’? Non ci saremmo mai immaginate che la Svizzera, l’Isola di pace che pretende d’essere misericordiosa, avrebbe ributtato come bestie oltre la frontiera questi miseri esseri infreddoliti e tremanti”. E ancora: “Questi esseri umani hanno riposto tutte le loro speranze nel nostro Paese? Quale crudele
delusione devono provare nel venir respinti verso il luogo da cui sono venuti e dove andranno incontro a morte sicura?”. Così “con stima e con sentimento patriottico” chiedevano al Consiglio federale di “accogliere questi poverissimi senza patria!”. Dopo “A un passo dalla salvezza”, Silvana Calvo ha pubblicato, sempre con Zamorani, “L’informazione rifiutata”, un saggio che «approfondisce il funzionamento del sistema d’informazione in Svizzera durante la Seconda guerra mondiale e indaga il modo in cui ogni soggetto ha affrontato il tema delle persecuzioni naziste contro gli ebrei e non solo», dice Calvo. La pubblicazione sarà disponibile a breve nelle principali librerie ticinesi.