Un colpo da oltre mezzo milione al Casinò
Oltre mezzo milione il bottino del rapinatore che ha svaligiato ieri la cassa della casa da gioco Il ladro è ancora ricercato ma è stato ripreso dalla videosorveglianza. L’uomo ha agito da solo ma forse è stato aiutato da una talpa.
Un colpo da professionista del crimine, messo a segno da uno sprovveduto? Interrogativo per autori di libri noir che sorge spontaneo dopo il clamoroso assalto banditesco di ieri mattina, poco dopo le sette al Casinò di Campione d’Italia, che al rapinatore solitario ha fruttato un bottino di 560mila euro. Soldi che due impiegati dell’ufficio cassa stavano contando, prima di riporre in cassaforte. Uno dei due impiegati, gettato a terra, è stato ricoverato al Pronto soccorso, l’altro ha vissuto l’esperienza di vedersi puntare contro la faccia una pistola. La rapina sembra essere stata estrapolata da un film banditesco, troppo precisa e per molti aspetti facile per non alimentare il sospetto che il rapinatore possa aver beneficiato delle informazioni fornite da una talpa, non necessariamente all’interno della casa da gioco. Potrebbe anche essere qualcuno che ha lavorato al casinò. Un fatto è certo: il bandito si è mosso con estrema facilità, dimostrando di conoscere troppe cose che lo hanno agevolato nei movimenti. Anzitutto, sapeva di trovare aperto il parcheggio sotterraneo. Cosa che avviene da lunedì a venerdì, per consentire l’uso del parcheggio da parte dei dipendenti comunali. Era a conoscenza che la conta della banconote avviene di buon ora, in un ufficio posto al terzo piano. Ciò che resta da capire è come il rapinatore ci sia arrivato: l’ascensore lo si può utilizzare solo se si è in possesso di una tessera magnetica, mentre la porta delle scale di solito è chiusa. Questo depone a favore dell’ipotesi di un professionista del crimine che ha improvvisato l’assalto. Poi, però, sorprende il fatto che forse non sapeva che Campione d’Italia, e soprattutto il Casinò, sono videosorvegliati come Fort Knox, l’area militare del Kentucky, dove ci sono i depositi delle riserve monetarie e delle riserve auree degli Stati Uniti.
Polizia sulle tracce del bandito
Da quando si supera l’arco all’ingresso dell’enclave, al momento in cui si esce, tutte le auto sono filmate. Dentro e fuori il Casinò sono centinaia le videocamere che scrutano ovunque. Possibile, quindi, che il rapinatore solitario non abbia tenuto conto di finire immortalato dal “grande fratello” campionese, come poi è stato. Infatti, il malvivente è stato ripreso sia all’interno del Casinò sia per le vie del paese, dove lo si vede a piedi e a bordo della vettura con la quale è fuggito. L’auto del ladro è stata segnalata alle autorità svizzere. Quanto basta per affermare che il bandito non dovrebbe riuscire a farla franca.