laRegione

Fuggi fuggi dalla Katja Boat

- Di Davide Martinoni

Nuovo piccolo terremoto per la Katja Boat di Locarno, emblema del turismo lacustre, “creatura” di Roberto Bottani, il capitano storico uscito di scena qualche mese fa dopo l’arrivo della versione ipermodern­a del natante, generosame­nte finanziato da un imprendito­re della Svizzera tedesca che se n’è poi assunto in tutto e per tutto paternità e controllo. Giunge notizia in questi giorni di una doppia partenza in simultanea dalla società: se ne sono andati Nicola Sussigan, direttore, e Marco Zambetti, responsabi­le dei servizi a bordo. Sussigan, raggiunto dalla ‘Regione’, si limita a confermare, spiegando che «la decisione di abbandonar­e è legata a divergenze di vedute nei metodi gestionali». Insomma più o meno gli stessi motivi che avevano indotto la partenza di Bottani, il quale per altro rimane ancorato alla “sua” Katja Boat grazie al fatto di essere azionista di minoranza della società anonima. Intanto, comunque, l’attività turistica sul lago perde altri due pezzi fondamenta­li nell’ottica di quel rilancio a 360° dell’attività annunciato a fine ottobre: se Bottani, per decenni, con i suoi modi approssima­tivi ma molto apprezzati dai turisti, è stato il “marchio” dell’iniziativa, Sussigan e Zambetti dovevano e volevano rappresent­are una svolta profession­ale per la Katja Boat, la cui offerta era stata sin da subito rilanciata e ampliata con alcune idee anche interessan­ti. Ma evidenteme­nte i rapporti con la proprietà non sono mai decollati. Proprietà che, ricordiamo, è rappresent­ata dal confederat­o Peter Eltschinge­r, il quale con René Untersee aveva deciso di portare il tutto su acque decisament­e più imprendito­riali: una scelta di cui sembrano emergere, per ora, più svantaggi che pregi. Unico superstite del vecchio corso, il capitano Habib Thoma.

 ??  ?? Se ne vanno in (altri) due
Se ne vanno in (altri) due

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland