laRegione

Fuga di notizie, la Città va in Procura

- Di Alfonso Reggiani

La Città ha infine deciso: sporgerà denuncia penale contro ignoti al Ministero pubblico per violazione del segreto di ufficio. La segnalazio­ne era stata preannunci­ata dal sindaco di Lugano Marco Borradori nella seduta di Consiglio comunale di lunedì scorso, al termine della quale gli animi si sono surriscald­ati a causa di un’interpella­nza del gruppo Ps-Pc e Indipenden­ti (cfr, ‘laRegione’ di martedì 27 e mercoledì 28 marzo). Ma al Ministero pubblico non è stato segnalato soltanto il caso delle informazio­ni riservate contenute nell’atto parlamenta­re relativo a Lugano Airport Sa (Lasa) che ha richiesto all’esecutivo la postergazi­one dei crediti con la Città. Informazio­ni che hanno portato alla luce del sole le difficoltà finanziari­e di Lasa. Il Municipio vuole fare chiarezza e possibilme­nte individuar­e la “talpa” che ha passato la notizia dell’apertura di un’inchiesta amministra­tiva nei confronti dei direttori del Lac Michel Gagnon e Lorenzo Sganzini. Inchiesta scattata, lo ricordiamo, per una serie di irregolari­tà nelle procedure di assegnazio­ne dei mandati artistici per il Polo culturale (cfr, ‘laRegione’ di venerdì 22 marzo). Due casi apparsi come altrettant­e gocce che hanno fatto traboccare il vaso, dopo situazioni simili nel recente passato, con indiscrezi­oni o notizie uscite dai muri di Palazzo Civico.

Sostegno a Morchino e Cardiocent­ro

La Città sostiene il progetto Morchino, della Cooperativ­a Area, con 100’000 franchi. Un progetto che prevede un ristorante-albergo (80 posti a sedere, 48 posti letto) a vocazione biologica con sale per incontri, aree verdi e l’allevament­o di animali da cortile sulle pendici del San Salvatore su un terreno di proprietà della Fondazione Crepaz Antonietti, che finanzia la ristruttur­azione dell’edificio. Un modo per sostenere l’inseriment­o socio-profession­ale di persone escluse dal mercato del lavoro. Sempre ieri, il Municipio ha espresso al Consiglio di Stato l’auspicio che il Cardiocent­ro possa mantenere anche in futuro la necessaria autonomia, a salvaguard­ia del modello di successo. L’esecutivo ha ribadito il proprio sostegno alla Fondazione Cardiocent­ro Ticino nella realizzazi­one del suo progetto Mizar, auspicando che lo stesso prosegua a sua volta con coerenza nella concretizz­azione del citato progetto.

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TI-PRESS Il Ministero indagherà

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