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Chi stila i calendari ha a cuore il nostro basket?

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Sappiamo tutti come il pubblico del basket, fatta eccezione per qualche partita, non riempia le nostre tribune. Una questione che dura nel tempo e alla quale le società non sempre trovano rimedio. Se poi ci si mettono anche quelli che fanno i calendari, la frittata è fatta. Penso che, a parte Vaud, in nessun altro cantone ci siano quattro squadre di serie A fra maschi e femmine. Ebbene: lo scorso weekend ci sono state ben tre squadre in trasferta con il solo Riva a giocare in casa. Sabato ne avremo tre che giocano in casa: la Sam alle 16, il Bellinzona alle 17.30 e il Lugano alle 18. Prendiamo per buono il fatto che sia difficile far collimare il basket maschile con quello femminile, ma che in due chilometri ci siano due gare in due ore è assurdo. Anche perché, in questa fase a orologio, sarebbe stato facilissim­o. Il Lugano ha tre incontri casalinghi, la Sam due, il tutto in cinque giornate: è mai possibile che non si sia riusciti a fare un calendario decente, con le giuste alternanze? Chiarament­e il sabato di Pasqua è già di per sé infelice come data, considerat­o che non pochi fanno vacanze più o meno lunghe. Mettere poi in succession­e, grazie al buon senso dei dirigenti, occorre dirlo, due sfide di serie A di livello, dato che la Sam affronta l’Olympic e il Lugano ospita il Neuchâtel, è ancor più un harakiri per il basket. Poi si può anche avere qualche dubbio se è vero come è vero che, all’ultima partita della stagione e con la squadra che si è salvata con onore in serie A, a Riva c’erano poco più di cinquanta tifosi. Era lecito aspettarsi di più, visto che nessuna altra gara di basket era in programma. In queste ultime due giornate solo il Bellinzona si trova coinvolto in un lotta dura per arrivare ai playoff. Per la squadra della capitale si tratta di un tour de force importante, ma Aiolfi ha un complesso in grado di centrare la post-season. Un traguardo che ci auguriamo possa essere raggiunto a fare da pendant con la conquista della finale di Coppa. Infine una nota dolente: Jankovic sarà fuori per il resto della stagione, visto che l’infortunio lo costringer­à ad almeno due mesi di stop. La società è alla ricerca di un sostituto, ma non si può dire che la squadra di Gubitosa sia fortunata: oltre a Magnani, Ishiodu e Andjelkovi­c, si trova a dover cercare un pivot da inserire in tempi brevi, comunque non per sabato, quando dovrà sfidare l’Olympic di Superman Touré. Diceva Lupo Alberto che la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. Ma questa cecità non serve da giustifica­zione a quanto si diceva all’inizio sullo stilare i calendari: lì si trattava di buon senso e un minimo di buona voglia. A meno che l’ineffabile computer non abbia avuto uno stiramento ai… cavi.

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