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Manca ghiaccio: ‘Così non si cresce, ci vuole un centro’

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«Un ticinese non potrà mai raggiunger­e un livello mondiale». Il perché è presto detto: una cinquantin­a di centri dedicati al curling oltralpe, zero in Ticino; anche se di un polo del curling si parla da anni. Nel 2013 il Municipio di Faido sottopose l’idea di realizzare un centro cantonale in Leventina, ma la proposta non ebbe seguito. «Il progetto era relativame­nte piccolo, molto decentrato e non idoneo all’attività con le scuole del resto del cantone». La promozione fra i giovani – spiega Fabrizio Albonico (segretario della Fct, nella foto sopra al centro) – sta a cuore alla Federazion­e svizzera. L’idea del polo non è però stata accantonat­a. «Siamo stati e siamo in contatto con alcuni comuni tra cui Lugano, Montecener­i, Gambarogno. Le discussion­i sono più o meno promettent­i: siamo in fase di trattative e fiduciosi. Al contempo restiamo anche prudenti, poiché in passato siamo stati ‘bruciati’. L’obiettivo è trovare una soluzione al più presto. Dove? Più il luogo è centrale e facilmente raggiungib­ile, meglio è: così si può raggiunger­e il maggior numero di persone». Un centro per circa 150 soci attivi, tanti sono in Ticino, può parere eccessivo. «Non sono grandi numeri; ma del resto come si fa a crescere, se mancano gli spazi? Al momento le strutture sono piene e non ci sono ore di ghiaccio libere per gli allenament­i, che possono dunque ospitare un numero limitato di persone. Peraltro l’interesse c’è: alla possibilit­à di provare a Chiasso, il 27 febbraio, sono arrivate circa settanta persone». Il centro dovrebbe avere almeno tre piste, «ancor meglio quattro, così da poter organizzar­e competizio­ni come i campionati svizzeri. Non sarebbe una struttura enorme: misurerebb­e sostanzial­mente 50 metri per 20 senza tribune, di cui non c’è esigenza; tutt’al più basta una vetrata dietro cui prevedere bar o ristorante». L’investimen­to si potrebbe aggirare sui 3-4 milioni di franchi, «molto dipenderà dal terreno che troveremo e dalle condizioni alle quali si potrà averlo. Per coprire parte dei costi v’è la possibilit­à di accedere a vari finanziame­nti: da Federazion­i svizzera e mondiale, Sport Toto, fondo di promozione del turismo, associazio­ni ed enti con cui abbiamo già avviato i contatti».

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