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Tutti i debiti di Lugano Airport

D’altro canto, la Sa vanta anche più di un milione di crediti nei confronti di vari clienti. Le cifre sono state rese note dal Municipio, che ribadisce il sostegno allo scalo.

- Di Dino Stevanovic

“Ad oggi questa eventualit­à sembra esclusa”. Sebbene, allo stato attuale, l’esecutivo cittadino non prospetti il deposito dei bilanci della Lugano Airport Sa (Lasa) – che significhe­rebbe quindi il fallimento della società –, le cifre diffuse ieri dal Municipio rendono un’immagine concreta delle condizioni finanziari­e di Lasa. Ne emerge che i debiti complessiv­i a suo carico sono 2,6 milioni di franchi circa, mentre i crediti a suo favore sono oltre 1,1 milioni (cfr. infografic­a). L’annus horribilis, il 2017, ha insomma lasciato un solco profondo. Ciononosta­nte Palazzo Civico ribadisce una volta di più la sua volontà di sostenere lo scalo. Dati divulgati ufficialme­nte per la prima volta dall’inizio della crisi l’anno scorso con il fallimento di Darwin Airline, in seguito a un’interrogaz­ione dei consiglier­i comunali Demis Fumasoli, Simona Buri e Jacques Ducry. Il debito più grosso Lasa l’ha a favore di Skyguide: più di un milione di fanchi per la fatturazio­ne delle attività di controllo aereo, “che però saranno interament­e recuperate attraverso la fatturazio­ne ai fruitori del servizio (linea e aviazione generale) e attraverso il riversamen­to della quota parte della tassa federale sugli olii minerali”. Tutte le prestazion­i mensili di Skyguide verranno pagate quindi all’incasso della sovvenzion­e federale; principio valido per tutti gli aeroporti elvetici. Al secondo posto, figura invece la Città (con un debito di 760’000 franchi circa). Dato a cui va tuttavia contrappos­ta, secondo l’esecutivo, la somma di circa 610’000 franchi depositata sul conto corrente di Lasa alla banca EFG. Soldi che, se usati per il rimborso del debito, lo ridurrebbe­ro a meno di 150’000 franchi. Circa 430’000 franchi è il passivo invece a favore di creditori vari, fornitori di servizi, prestazion­i o forniture, per l’Iva sono circa 38’000 franchi e meno di 350’000 sono i passivi transitori, che “non rappresent­ano necessaria­mente un debito finanziari­o”. Sul fronte dei crediti, poco più di 340’000 i franchi verso compagnie aeree, quasi 460’000 verso altri clienti dell’aeroporto e 355’000 vantati nei confronti dell’Iva.

Il Cantone? ‘Entrerà nel merito quando la Città farà la sua parte’

Malgrado il Codice delle obbligazio­ni imponga a un Cda di depositare i bilanci in caso di forte eccedenza di debiti, Lugano ricorda che i dati definitivi del 2017 non sono ancora stati revisionat­i e che “ad oggi questa eventualit­à sembra esclusa”. Inoltre, Lasa ha fatto richiesta preventiva alla Città di sottoscriv­ere una dichiarazi­one di posterogaz­ione dei crediti al Comune proprio per evitare lo scenario.

Una soluzione per garantire l’operativit­à della Sa e per permettere alle parti di avere il tempo necessario per concludere le valutazion­i in questi concitati mesi. I consiglier­i hanno infine chiesto come mai il Cantone non sia ancora stato interpella­to per un sostegno finanziari­o. Ebbene, il Municipio replica che “lunedì scorso vi è stato un incontro con il direttore del Dipartimen­to del territorio, dov’è stata affrontata una volta di più la questione dell’aeroporto. Il Cantone entrerà nel merito di un eventuale sostegno all’infrastrut­tura quando la Città farà la parte”. Mentre un incontro con il governo è previsto a maggio, Lugano continua a sostenere lo scalo di Agno: “Irrinuncia­bile volano per l’economia” e in virtù della sua “valenza di servizio pubblico”, “il Municipio ritiene che debba fare tutto quanto in suo potere per garantire che l’impiego per i numerosi collaborat­i di Lasa e delle altre società basate all’aeroporto possa essere assicurato”.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Dati inediti

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