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Chi sbaglia paga, e il Losanna vince in dieci

Il Lugano mette sotto un Losanna spaesato e rimasto in 10, ma sbaglia troppo e alla fine regala la vittoria ai vodesi

- Dall’inviato Sebastiano Storelli

Losanna – Non basta al Lugano una ripresa giocata per oltre mezz’ora con un uomo in più (espulsione di Maccoppi per doppio giallo) per tornare da Losanna con un risultato utile. E non basta nemmeno un primo tempo dominato in modo quasi imbarazzan­te di fronte a una compagine vodese alla ricerca di sé stessa. In questo periodo ai bianconeri non ne va bene una e così i padroni di casa hanno trovato il massimo dei risultati con il minimo degli sforzi, vale a dire andando in rete due volte in appena quattro conclusion­i verso la porta di Kiassumbua. Per contro, il Lugano è arrivato al tiro in numerose occasioni, ma gli è sempre mancato il necessario sangue freddo per battere Castella. A dire il vero, i bianconeri, oltre al momentaneo pareggio firmato di testa da Junior, il secondo punto l’avevano pure trovato con una conclusion­e da lontano di Crnigoj, ma l’arbitro Hänni l’ha annullato per un fuorigioco di posizione al limite dell’area sulla conclusion­e dello sloveno. E sulla ripartenza, Zarate ha centrato il pertugio buono per superare Kiassumbua per la seconda volta. La quinta sconfitta consecutiv­a (firmata da Zidane e Zarate) sprofonda sempre più il Lugano in una crisi di risultati che, però, non trova riscontro a livello di gioco. Anche ieri per tutto il primo tempo in campo c'è stata una squadra sola e pure nella ripresa, nonostante un certo calo d'intensità, a fare la partita sono stati gli ospiti. Ma la filastrocc­a è sempre la stessa: se non si segna non si vince... E la supremazia del Lugano l’ha sottolinea­ta pure Fabio Celestini... «Meglio non commentare, almeno fino al gol del 2-1. I bianconeri ci sono stati superiori in tutto. Soltanto dopo essere rimasti in 10’ abbiamo iniziato a lottare. È una vittoria che accetto per la classifica, ma che non mi rallegra: abbiamo incamerato tre punti che non meritavamo».

Se fosse un match di pugilato, il cartellino dei giudici parlerebbe a favore degli ospiti: ma la “nobile arte” è una cosa diversa, nel calcio la ragione sta sempre e solo dalla parte di chi segna... «E Zarate, in occasione del 2-1, è stato bravo: ha fatto ciò di cui noi non siamo capaci», ha commentato uno sconsolato Tami a fine partita. Anche ieri a questo Lugano è mancata una cosa sola: la capacità di spedire il pallone in fondo alla porta. Un dettaglio, certo, ma il calcio è fatto di dettagli, proprio come i centimetri del discorso motivazion­ale di coach Tony D’Amato/Al Pacino che

sommati gli uni agli altri fanno la differenza tra vittoria e sconfitta. E così, il dettaglio di troppi gol sbagliati da una parte, unito al dettaglio di qualche errore difensivo ha condotto il Lugano alla quinta sconfitta di fila... «C’è poco da dire ed è difficile trovare le parole – ha aggiunto Tami –. Ma nel calcio c’è una verità, rappresent­ata dal fatto che se il gioco è di buona fattura prima o poi arriverà la vittoria». Nel frattempo, però, il Sion ha guadagnato un altro punto e all’orizzonte i bianconeri sono attesi dalla sfida di Cornaredo contro il Basilea...

 ?? KEYSTONE ?? Di Zidane la rete del momentaneo 1-0, di Rapp (a sinistra) l’assist a Zarate per il definitivo 2-1
KEYSTONE Di Zidane la rete del momentaneo 1-0, di Rapp (a sinistra) l’assist a Zarate per il definitivo 2-1

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