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Gallerie per evitare i punti a rischio

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L’avvio del cantiere per la messa in sicurezza, una volta per tutte, di questo martoriato tracciato che separa Re da Ponte Ribellasca non è più procrastin­abile. Si tratta di pochi chilometri di asfalto che attendono, da decenni, un intervento radicale. Con la prevista costruzion­e, tra l’altro, di due gallerie di aggirament­o dei punti più a rischio. Tra chi, da tempo memore, chiede la messa in sicurezza del collegamen­to con la Svizzera figura anche Antonio Locatelli, il battaglier­o presidente del Coordiname­nto dei frontalier­i che, a questo punto, non esclude azioni di protesta eclatanti. Anche perché la strada è utilizzata, oltre che dai turisti, da ben 1’500 lavoratori pendolari ossolani. Gente che ora dovrà percorrere, quale alternativ­a, la tortuosa (e non meno pericolosa) Valle Cannobina per poter raggiunger­e la Svizzera e guadagnars­i la pagnotta. Se da parte italiana si attende un segnale tangibile dell’impegno di Anas e autorità politiche, sul fronte svizzero la situazione è decisament­e migliore. Ottavio Guerra, sindaco di Centovalli, oltre ad esprimere il proprio cordoglio per la disgrazia e la vicinanza dei centovalli­ni agli abitanti della Valle Vigezzo, ricorda gli importanti lavori di messa in sicurezza della cantonale tra Intragna e il confine. «Dobbiamo dare atto al Cantone di aver messo in atto tutto quanto era possibile per ridurre al minimo i pericoli. La strada è comunque sempre monitorata. Per le Centovalli la chiusura di quest’arteria, non da ultimo, ha anche un’ulteriore implicazio­ne negativa: «È iniziata la stagione turistica e, purtroppo, l’inagibilit­à della Statale della Valle Vigezzo penalizzer­à i nostri commerci ed esercizi pubblici».

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