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Omicidio plurimo colposo l’ipotesi di reato

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Omicidio plurimo colposo a carico di ignoti. È l’ipotesi di reato formulata dal pubblico ministero Sveva De Liguoro, sostituto della Procura di Verbania, a seguito della disastrosa frana che domenica pomeriggio ha provocato la morte della coppia locarnese. Coppia che, a bordo della propria autovettur­a, stava percorrend­o la provincial­e della Val Vigezzo che collega Domodossol­a a Re, ultimo Comune ossolano prima della dogana di Ponte Ribellasca. La dottoressa De Liguoro è lo stesso magistrato inquirente che coordina l’inchiesta per la tragica frana del 18 marzo 2017 caduta tra Cannero e Cannobio, sulla statale del Lago Maggiore, causando la morte di un centauro ticinese, farmacista a Vacallo. Per gli accertamen­ti, che si annunciano lunghi e complessi, il magistrato inquirente ha dato l’incarico ai carabinier­i di Domodossol­a. Quanto accaduto domenica pomeriggio, oltre a far ricordare la frana dello scorso anno, sdogana dalla cassaforte della memoria il tragico smottament­o del 1993. E da allora si iniziò a parlare dell’urgenza di mettere in sicurezza la parte rocciosa che per 3-4 chilometri si erge a picco sulla strada. Nel corso degli anni, a più riprese, sono state posate reti paramassi, come quelle che domenica sono state spazzate via dagli oltre 400 metri cubi di massi caduti sulla strada per poi proseguire la loro corsa sino a sfiorare la rete ferroviari­a delle Centovalli. Il ripristino della linea della Vigezzina avverrà entro uno o due giorni. Il discorso si apre tuttavia su quanto tempo occorrerà per riaprire la provincial­e. In questo caso non sono state fatte previsioni. M.M.

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