Invito a Putin con riserva
Washington – Espelle i diplomatici e invita il loro presidente. Donald Trump ha proposto a Vladimir Putin di passare a trovarlo alla Casa Bianca, per tentare di smorzare le tensioni tra Stati Uniti e Russia con un parlare franco, come fanno gli uomini con gli attributi. Non c’è ancora una data, né la certezza che non si tratti di una imboscata russa, ma al presidente piace mostrarsi come uno che sa come va il mondo, e anzi lo fa andare dove dice lui. Dell’invito si è saputo nel bel mezzo della “guerra delle spie” tra Mosca e Washington, che ha contribuito a raffreddare relazioni già meno ancora che tiepide. Solo che la notizia è arrivata da Mosca, confermata da uno dei più stretti collaboratori di Putin, ed è immediatamente rimbalzata sui media americani, creando non poco imbarazzo in seno all’amministrazione Usa. L’invito infatti sarebbe stato avanzato durante la telefonata tra i due leader del 20 marzo scorso, quando Trump finì nella bufera per avere ignorato le indicazioni dei propri consiglieri, congratulandosi con il presidente russo per la messinscena della sua rielezione. Congratulazioni considerate da molti fuori luogo, anche perché giunte pochi giorni dopo che Londra aveva espulso 23 diplomatici di Mosca in risposta al caso dell’ex spia russa avvelenata nel Regno Unito. La portavoce di Trump Sarah Sanders non ha perciò smentito l’ipotesi di un summit tra Usa e Russia alla Casa Bianca, ma ha tentato di minimizzare: quella di un meeting a Washington è solo una delle ipotesi evocate tra i due leader durante la telefonata del 20 marzo scorso. Ma nulla è stato ancora deciso, come in effetti confermano anche dal Cremlino: “Nessun dialogo per i preparativi è ancora stato avviato”, ha chiarito Yury Ushakov, stretto consigliere di Putin, che però ha aggiunto: “Spero che gli americani non rinneghino la loro stessa proposta”.