L’aura naturale, fallimento e domande
La rapida chiusura del negozio di cosmetici e oggettistica ‘L’aura naturale’ avvenuta a inizio febbraio in via Lugano 1 a Bellinzona, ha lasciato nell’incredulità molti clienti. Dispiaciuti coloro che apprezzavano i prodotti e i consigli della proprietaria Laura Ferraro, ma anche perplessi coloro che avevano acquistato dei buoni regalo solo alcuni giorni prima della chiusura. «La clientela si è ritrovata con dei buoni in mano e una porta chiusa, senza alcun riferimento», segnala un cliente alla ‘Regione’. Interpellata dalla redazione, Laura Ferraro spiega che il negozio è purtroppo fallito a causa di vari motivi, e la chiusura ordinata dall’Ufficio esecuzione e fallimenti è avvenuta a una velocità che non si aspettava. «Non immaginavo che avrebbe proceduto così in fretta. Se avessi saputo che l’iter sarebbe durato pochissimi giorni, non avrei mai venduto buoni regalo a persone che poi non avrebbero più potuto utilizzarli», assicura la titolare ritenendo di non doversi giustificare ma di voler far chiarezza. Settimana scorsa l’Ufficio preposto ha fatto sgomberare i locali; un cliente, vedendo alcuni impiegati che trasportavano la merce, ha chiesto spiegazioni: «Mi hanno risposto che veniva portata a Rivera, dove si sarebbe venduta a buon prezzo e che i buoni regalo non valevano più niente». La proprietaria chiarisce che non era lei a spostare gli scatoloni e ad aver fornito quelle risposte: «L’aura naturale ora non esiste più e non ho nessun’altra attività, nemmeno a Rivera. Dal negozio non ho portato via niente, nemmeno uno shampoo». Laura Ferraro aggiunge che la sua era un’azienda individuale, non era quindi né una società anonima né una società a garanzia limitata. «La prima a rimetterci sono io, perché il mio è un fallimento individuale, non sociale», evidenzia con dispiacere. «In 27 anni di presenza il mio lavoro l’ho sempre fatto con estrema onestà. Non ho mai venduto un prodotto senza lasciare uno scontrino», ci tiene a sottolineare. Da quando L’aura naturale ha chiuso a inizio febbraio, la proprietaria dichiara d’aver ricevuto dimostrazioni di grande vicinanza da parte di alcuni clienti: «Di questo sono grata, perché non è una situazione facile», spiega. «Ho un gran dispiacere nel cuore ma nulla di cui vergognarmi. Certo, se avessi potuto proseguire con la mia attività sarei stata molto felice e avrei certamente dato seguito a tutti i buoni regalo, ma purtroppo le cose sono andate diversamente», conclude.