Ciclopista, terzultimo tratto
Il segmento numero 6, a Riveo nel Comune di Maggia, sarà iniziato l’anno prossimo sfruttando il sedime dell’ex linea ferroviaria
Tappa dopo tappa, la ciclopista della Vallemaggia si avvia verso il traguardo del completamento, previsto entro il 2022. Negli scorsi giorni, come abbiamo riferito in sintesi, il Consiglio di Stato ha licenziato la richiesta di un credito netto di 1’612’000 franchi (con l’autorizzazione ad una spesa di 2’480’000) per la realizzazione del tratto Riveo est-Riveo del percorso ciclabile (segmento numero 6), nell’ambito del Programma d’agglomerato del Locarnese di terza generazione (Paloc3). L’opera seguirà quella relativa al decreto legislativo del 12 aprile 2017, con cui il Gran Consiglio ha approvato i crediti di costruzione necessari ai tratti 4 e 5 ubicati in territorio di Cevio, al di fuori dal perimetro Paloc riconosciuto dalla Confederazione per l’ottenimento di contributi. La progettazione di questi interventi è in corso e quest’anno inizieranno i lavori. Il parlamento, ricordiamo, ha approvato un credito netto di 3,2 milioni (dedotti i contributi comunali tramite la Cit) ed ha autorizzato una spesa di 4’920’000 franchi per la prima fase del completamento del percorso ciclabile, tra la zona Soladino e Cevio-Visletto (tratti 4 e 5). La seconda e ultima tappa – ossia il percorso tra Riveo e Someo (tratti 6, 7 e 8) – sarà invece realizzata nell’ambito del Programma di agglomerato di terza generazione del Locarnese (Paloc3) nel periodo 2019-2022. Il tratto numero 6 – nel Comune di Maggia e quindi all’interno del perimetro di finanziamento delle opere Paloc – è parte integrante del Piano tuttora all’esame della Confederazione. Il progetto si estende dal ristorante Soladino fino alla “esse” in fondo al rettilineo di Riveo, in prossimità del ponticello di attraversamento del riale. La nuova ciclopista costeggerà la strada cantonale verso montagna per circa 1,5 km, sul sedime a suo tempo occupato dall’ex linea ferroviaria della Valle Maggia. La larghezza sarà variabile, da un minimo di 2,5 a 3 metri; la pendenza longitudinale sarà contenuta e l’ampiezza generosa dei raggi di curvatura planimetrici e altimetrici garantirà agli utenti della mobilità lenta adeguate condizioni di visibilità, sicurezza e comfort.
Aiuola verde
La pista ciclabile sarà separata dal campo stradale, di regola, da un’aiuola verde di circa mezzo metro di larghezza interrotta in corrispondenza degli accessi e sostituita da una striscia di pari larghezza pavimentata in dadi di pietra naturale. Un’apposita segnaletica permetterà da un lato di evidenziare la coesistenza dei ciclisti e dei pedoni, così da limitare il rischio di collisione, e, dall’altro, di aumentare la sicurezza della mobilità lenta in corrispondenza di accessi privati e strade comunali. I lavori si svolgeranno in otto tappe di lunghezza variabile tra 150 e 200 metri ognuna, in modo da garantire in ogni momento l’accesso alle proprietà confinanti e ridurre al minimo gli inconvenienti al traffico in transito. La durata del cantiere è stimata in circa 10 mesi. Il periodo di esecuzione delle opere dipende dall’esito delle procedure di pubblicazione e di appalto; allo stato attuale è previsto di iniziare i lavori entro il primo semestre del 2019. L’opera, come detto, è parte integrante del Paloc 3, ma l’eventuale contributo federale non è al momento garantito. Per questo motivo con il messaggio è richiesto il credito senza tenerne conto. L’intervento è comunque finanziato dal Cantone e dalla Commissione intercomunale dei trasporti secondo la chiave di riparto da concordare nell’ambito del Paloc3, dedotto l’eventuale contributo federale. Da un lato – rileva il governo – la richiesta del credito è opportuna per poter pubblicare il progetto al più presto ai sensi della Legge sulle strade, in modo da ridurre i tempi per la realizzazione che potrebbero essere influenzati da ricorsi in fase di procedura. Dall’altro il CdS reputa che il percorso della Vallemaggia – apprezzato sul piano regionale e divenuto parte integrante dell’offerta turistica locarnese – debba essere comunque completato. Attualmente, l’itinerario di 56 km tra Bellinzona e Cavergno è incompleto per 4,5 km.